Inizio horror, vantaggio di Zaniolo. Callejon tenta il suicidio con un mani in area. Meret para il rigore di Kolarov e la partita gira. Milik si divora un gol, anche Mertens
Il Napoli scende in campo con 25 minuti di ritardo. Non sappiamo se condizionato dall’assenza di Ancelotti in panchina o dagli episodi di mercoledì, fatto sta che gli azzurri regalano alla Roma un quarto di partita. La squadra di Fonseca ne approfitta parzialmente. Va in rete con Zaniolo e spreca un rigore con Kolarov sul cui sinistro è bravissimo Meret a stendersi sulla propria destra e a deviare.
Il Napoli schiera la miglior formazione possibile, quindi nessun tipo di sottovalutazione. Ma non c’è ritmo, non ci sono accelerazioni, il Napoli gioca al piccolo trotto, arriva sempre secondo sul pallone.
La Roma è ordinata, attenta in difesa e pronta a ripartire. Prima del gol, ci sono due tiri da fuori di Kluivert. È lo stesso Kluivert a scendere in solitudine per quaranta metri, mettere all’indietro per Zaniolo che ha tutto il tempo di sistemarsi il pallone e di togliere la ragnatela dall’incrocio.
Poi, Callejon prova a fare harakiri con un inutile fallo di mano in area. Sembra la fine, invece è la svolta. Perché Meret si oppone a Kolarov e il Napoli rientra nel match.
Al 28esimo, Smalling toglie dalla porta un colpo di testa di Di Lorenzo. Poi azione rapida Zielinski (il migliore) Mertens e Insigne che tira di poco fuori. Al 33esimo, ci prova Milik con un destro fuori di un niente; al 35esimo tiro di Insigne da fuori, ed è bravo Paul Lopez a respingere in angolo. Non è un Napoli fantascientifico ma almeno può ritirare il certificato di esistenza in vita.
Poi, il Napoli colpisce due legni in dieci secondi. Milik si divora un gol di testa: nell’area piccola, a portiere battuto, colpisce di testa sulla traversa e sulla ribattuta – da fuori area – Zielinski colpisce il palo. Al 44esimo, alla sagra degli errori si iscrive anche Mertens che dal dischetto del rigore manda alto un passaggio di Callejon. Il Napoli è anche sfortunato, ma occorre più determinazione. Servirà nella ripresa per ribaltare la partita.