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Klopp: “Ancelotti è un grande. Al posto d’onore in casa mia c’è il vino che mi ha regalato per la Champions”

Sul sito del Liverpool le dichiarazioni del tecnico: “Le partite che abbiamo giocato con il Napoli la scorsa stagione sono state probabilmente le più difficili che io possa ricordare. Una battaglia per il corpo e la mente”

Klopp: “Ancelotti è un grande. Al posto d’onore in casa mia c’è il vino che mi ha regalato per la Champions”

Sul sito del Liverpool una bella intervista all’allenatore Jurgen Klopp.

Il tecnico racconta di aver ricevuto un regalo da Carlo Ancelotti, in estate. Una bottiglia di vino rosso accompagnata da un messaggio di congratulazioni per il successo nella Red Champions League. Il dono è arrivato prima dell’amichevole disputata ad Edimburgo, vinta dal Napoli per 3-0.

Klopp dichiara:

“Il mio ricordo positivo dell’occasione in Scozia è stato il gesto incredibilmente di classe di Carlo. Comprò una deliziosa bottiglia di vino rosso e vi scrisse un toccante messaggio di congratulazioni, per quello che avevamo realizzato la stagione precedente. Ero abbastanza imbarazzato nel momento in cui me lo ha dato, al punto che mi sono perso le parole. Le persone che mi conoscono bene diranno che questo è un evento molto raro”.

La bottiglia di vino, però, è rimasta chiusa.

“Carlo è uno dei grandi di tutti i tempi. I suoi successi come giocatore, allenatore e manager occuperebbero l’intero spazio, se dovessi elencarli. Ho una confessione da fargli e cioè che non ho ancora bevuto il vino. Prende il posto d’onore a casa. Sono sicuro che un giorno lo farò, ma per ora il valore sentimentale del dono significa che rimane non aperto”.

Ne emerge un Ancelotti molto generoso, ma non quando le due squadre si incontrano in campo come avversarie, dice Klopp:

“Ci hanno davvero puniti a Edimburgo, anche se so che ci sono stati altri fattori che hanno contribuito alla nostra performance quel giorno ed è stata un amichevole. E poi a settembre hanno avuto la meglio su di noi in Italia in una superba partita di calcio. Odio perdere quanto chiunque altro, ma quel giorno non ho potuto odiare la nostra esibizione. Ho pensato che ce la siamo cavata molto bene. Era il tipo di prestazione che nella maggior parte dei casi e contro la maggior parte delle squadre sarebbe stata sufficiente per vincere”.

Il tecnico riconosce la qualità del Napoli. Dice: 

“Le partite che abbiamo giocato la scorsa stagione sono state probabilmente le più difficili che io possa ricordare, a Napoli e Liverpool. Le partite sono così intense, fisicamente e mentalmente. È una battaglia per il corpo e la mente quando giochiamo con loro. Ma penso che sia importante rendersi conto che ci rispettano anche noi”.

Il rispetto è reciproco. E Klopp conclude:

“Oltre a Carlo, accolgo con favore giocatori, staff, funzionari e tifosi del Napoli ad Anfield. Spero che oltre ai 90 minuti in più si godano la loro visita in questa città e regione molto speciale”.

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