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Individuato il genitore che offese l’arbitro donna. Il club: “Gli abbiamo chiesto di scusarsi”

La società in questione condanna l’accaduto e specifica: “Non siamo un organo giudiziario, il nostro lavoro con le famiglie consiste nell’accompagnarle nella crescita fatta anche di errori”

Individuato il genitore che offese l’arbitro donna. Il club: “Gli abbiamo chiesto di scusarsi”

Qualche settimana fa abbiamo raccontato delle offese dirette ad un arbitro donna durante la partita di Under 16 provinciale Vianney-Lenci Onlus. Un genitore della Lenci urlò all’arbitro Alessia Ghione di tornare in cucina.

Oggi il Corriere Torino riporta la notizia che il genitore in questione è stato individuato.

Arriva a tal proposito il comunicato della Lenci, che aveva avviato un’indagine interna. Il club dichiara che si è trattato di un solo genitore. E che è sbagliato generalizzare includendo altri nella questione.

“L’episodio in questione è emerso riguardare un singolo genitore, che purtroppo nella foga della partita pare si sia lasciato andare a commenti non adeguati allo spirito della nostra società. E con quelli che dovrebbero essere i valori del calcio. Ma riteniamo lesivo generalizzare l’accaduto attribuendo a tutti i presenti colpe che non hanno”.

Il comunicato continua scrivendo:

“Ci teniamo a precisare che non siamo un organo giudiziario, il nostro lavoro con le famiglie non consiste nel giudicarle, bensì nell’accompagnarle lungo un percorso di crescita fatto anche di errori. In questa circostanza la società ha chiesto al genitore di ammettere l’errore, unirsi a noi nelle scuse all’arbitro per le offese rivolte, per poter dare un buon esempio ai ragazzi”.

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