Secondo l’Osservatorio l’Europa è piena di giocatori cresciuti in Brasile, in Francia e Spagna. I “prodotti” dei nostri vivai vanno fortissimo a Malta
I calciatori “made in Italy” non emigrano. Sconfinano poco, restano a casa. Forse perché hanno mercato solo da noi, fatto sta che un nuovo studio dell’Osservatorio Cies evidenzia un fenomeno: l’Italia non è nemmeno tra i primi 20 campionati per “esportazione” di giocatori.
Secondo i dati del Cies è il Brasile il Paese con più presenze nei campionati europei, in Italia sono addirittura il 33% di tutti gli stranieri. Ma subito dopo c’è la Francia, con ben 350 giocatori che hanno trovato lavoro fuori dai confini nazionali del pallone, addirittura i più numerosi se si prendono in considerazione solo i “big 5”, le 5 leghe più importanti: 41 in Premier, 28 in Bundesliga, 25 nella Liga. E dopo la Francia c’è la Spagna con 224 “rappresentanti” nei 31 campionati europei (67 nei principali 5).
E l’Italia? Beh, i giocatori cresciuti nei vivai italiani sono alla voce “altri”. L’enclave più numerosa di italiani è… a Malta. Ci giocano in 20.