Sul CorSera. Il dirigente non parla, non aggrega. Se non lui, chi nel Milan è capace di tenere il timone? Giampaolo si faccia aiutare o morirà di solitudine insieme al Milan
Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti analizza la situazione non facile del Milan. A partire da un concetto fondamentale: se non c’è chiarezza nella proprietà e nel progetto perseguito, non potrà mai essercene nella squadra.
Chi è che deve fare chiarezza? Per Sconcerti non ci sono dubbi: Gazidis.
“Un dirigente certamente bravo ma insolito. Non ha detto una parola da quando è arrivato, non una. Non ha risposto mai a una domanda sulla squadra, il futuro. Non parla. Non aggrega, lavora. Fino a quando? Non si sa, fino a quando Singer non troverà il cliente giusto a cui vendere il Milan”.
Un errore evidente, che costruisce incertezza ovunque. Gazidis deve trovare riferimenti forti nel Milan,
“crearsi radici, divenirne l’anima o niente”.
Perché, se non lo fa lui, chi altri sarà capace di tenere il timone, nel club?
“Allora Gazidis esca dal suo vuoto e si esponga. Parli con Giampaolo, con la squadra, capisca i suoi problemi”.
Lo stesso deve fare Giampaolo. Il tecnico deve individuare quattro giocatori e renderli leader. Giocatori che abbiano personalità, che si assumano la responsabilità di tenere in mano la partita di tutti gli altri.
Sconcerti individua i nomi: Calabria, Romagnoli, Calhanoglu e Suso. Devono essere loro a guidare la partita.
Non solo. La società, e quindi Gazidis, deve chiamarsi Piatek e capire “cosa lo rende così inutile”.
“Piatek è l’uomo decisivo, è il gol, non c’è Milan senza di lui. Va ascoltato e scosso molto dall’alto. Non è più il tempo delle assemblee nello spogliatoio, è il tempo dei mentori, di una nuova esperienza. Si faccia aiutare Giampaolo, o morirà di solitudine insieme al Milan”.