Sul CorSport. Il tecnico bianconero è proiettato sul futuro e non torna indietro. Ecco perché non schiera Dybala, Ronaldo e Higuain
Quella di Sarri è la storia evidente di un’evoluzione, scrive Alfredo Pedullà sul Corriere dello Sport. Quello che abbiamo di fronte alla Juventus è “un Sarri shakerato”.
Con l’Empoli, il tecnico giocava con il rombo. Con il Napoli, senza senza trequartista. Con il Chelsea era succube di Hazard, “un meraviglioso anarchico fuori dagli schemi”.
“Quello di casa Juve è un Sarri shakerato, oppure una grappa distillata da sorseggiare senza tenere conto del passato. Lui è proiettato nel futuro e non torna indietro”.
L’incompatibilità tra Dybala, Ronaldo e Higuain, scrive Pedullà,
“è certificata da una necessità, quella di trovare certezze che prescindano dallo show. Il resto è banale filosofia, aria strafritta”.
L’intesa di Dybala con Ronaldo cresce, ma CR7 ha bisogno di un attaccante puro, come riferimento, e questo è Higuain. Il resto si vedrà strada facendo.
“Che poi Dybala possa giocare, convincere e segnare è un altro paio di maniche, il talento lo bacia in fronte. Ma se hai scelto Ramsey trequartista, e hai voglia di insistere, è evidente che il nuovo Sarri pretenda gli equilibri in nome dei risultati, piuttosto che lo spettacolo da tre gol a partita”.
Poi, nella vita di un allenatore, scrive Pedullà, esistono anche illuminazioni. Magari prima o poi Sarri schiererà per più di mezz’ora il tris Joya-Pipita-Cristiano. Chissà.