Analizza ogni gesto di circa 40mila giocatori in 25 campionati. È l’equivalente di 400 scout. Al Liverpool i dati dicevano che l’uomo ideale era Salah
C’era una volta il calciomercato con gli osservatori in giro per il mondo. Ieri, in un’intervista al Paìs, Peter Moore – direttore generale del Liverpool – ha ricordato: «Quando abbiamo firmato con Salah, i tecnici sono arrivati alla conclusione – solo analizzando i dati numerici di alcuni calciatori – che era esattamente l’uomo che stavano cercando. Ian Graham, medico di Scienze Sportive, ha parlato a Klopp delle partite del Dortmund senza averne vista nemmeno una. Jurgen ha dato di matto».
Oggi il Sassuolo ha chiuso un accordo con Wallabies l’“osservatore robotico” che analizza ogni gesto di circa 40mila giocatori in 25 diversi campionati. È l’equivalente di 400 scout. Uno strumento di intelligenza artificiale al servizio del calcio, creato da una start up milanese. Il Sassuolo lo metterà a disposizione del suo staff per selezionare talenti.
La forza di questi algoritmi è l’auto-perfezionamento (machine learning): l’osservatore robotico fa scouting e l’algoritmo, che analizza oltre 8.000 partite all’anno, “impara” ogni giorno modificando i suoi parametri per classificare i calciatori e segnalare i migliori.
Luca Bianchin, su SportWeek, si chiese:
Può l’intelligenza artificiale aiutare un club nella ricerca di un calciatore? (…) Wallabies, azienda milanese fondata nel 2016, sostiene di saper individuare i giocatori più promettenti al mondo grazie a un algoritmo che incrocia 7.000 variabili rilevate durante le partite.
Prosegue Bianchin:
Alcuni calciatori hanno deluso: Alireza Jahanbakhsh al Brighton non ha mai segnato in 1.022 minuti (!), mentre Emre Akbaba è stato acquistato dal Galatasaray ma ha passato un anno in modo piuttosto anonimo. Altri hanno fatto benissimo: Ziyeche David Neres sono due delle ragioni per cui l’Ajax ha eliminato la Juve in Champions, mentre Hirving Lozano ha conquistato tutti – Napoli in testa – sia al Mondiale sia al Psv.
