L’argentino parla della fortuna di averlo incontrato a Parma: «Non è stato semplice, Ancelotti sapeva che doveva cambiare la mia filosofia di gioco»
Hernán Crespo è stato uno dei grandi protagonisti dell’Aspire Global Summit a Doha. L’ex attaccante ha parlato del suo arrivo nel calcio italiano.
Dopo aver terminato la sua permanenza al River Plate, Crespo arrivò a Parma, dove ha dovuto ricominciare da capo: “Il fatto di cambiare continente, paese e lingua non è stato semplice, ho dovuto adattarmi e avevo solo 21 anni”
Hernán ha riconosciuto di essere stato fortunato ad incontrare “un buon allenatore come Carlo Ancelotti che ha saputo sostenermi e proteggermi. Non è stato facile lavorare bene nel mondo del calcio a causa dei soldi, delle ragazze e tutto”.
“In Italia – ha spiegato – ogni metro, ogni centimetro, ogni mossa deve essere coordinata con un partner per poter fare la differenza e Ancelotti sapeva che doveva cambiare la mia filosofia di gioco”
Crespo ha sottolineato la passione e l’entusiasmo con cui si giocava a calcio allora, dove contava dare il meglio e ottenere il risultato
“Mi sento fortunato perché ho potuto partecipare a tre Coppe del Mondo e anche se ci sono stati momenti difficili, o avuto uno stipendio basso ed è capitato che sia stato una riserva, non ho mai avuto una faccia brutta”