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Ziliani: non ci è concesso meravigliarci di tanta imbecillità

Per il giornalista del fatto con un presidente federale squalificato per razzismo e nessuno che si preoccupa di fermare gli ultras non possiamo meravigliarci dei cori contro Lukaku e della lettera della Curva Nord

Ziliani: non ci è concesso meravigliarci di tanta imbecillità

Paolo Ziliani risponde sul Fatto ad una lettera in cui si parla dei cori contro Lukaku e della presa di posizione della Curva Nord con la lettera inviata al calciatore.

Ormai siamo al ridicolo, eppure si continua a far finta di nulla. Perché la dirigenza interista non interviene?

Ziliani parla di cretineria e imbecillità, di cui però, non ci è concesso meravigliarci. Non ci possiamo meravigliare se gli ultra dicono a Lukaku che quello non era razzismo, ma difesa e rispetto da parte dei tifosi per i propri calciatori, non ci possiamo meravigliare se ancora gli dicono che attaccando questi comportamenti e definendoli razzisti si colpiscono tutti i tifosi che amano e difendono le proprie squadre. Non possiamo meravigliarci perché

siamo l’unico Paese al mondo ad avere avuto un presidente federale squalificato per razzismo (Carlo Tavecchio, 6 mesi d’inibizione Uefa e Fifa; aveva detto che “Opti Poba è venuto qua, che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio”, 25 luglio 2014), un po’ perché a tutti va bene che le cose stiano così: Federazione, Lega, calciatori, addetti ai lavori.
Quando in aprile i versi della scimmia, a Cagliari, colpirono lo juventino Kean che reagì con un’esultanza polemica dopo un gol, Bonucci criticò il giovane compagno dandogli “la metà della colpa”.

Le speranze, conclude Ziliani sono tutte riposte in Lukaku che non sembra voler porgere l’altra guancia, come ha fatto invece Koulibaly.

forza Lukaku, sei tutti noi!

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