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Maurizio Sarri: “Umanamente mi è dispiaciuto per Koulibaly”

Il tecnico bianconero ha parlato alla stampa alla vigilia di Fiorentina-Juventus: “la forza della Juve è nell’organizzazione, nella testa, nella mentalità e nel proiettarsi verso la prossima partita”

Maurizio Sarri: “Umanamente mi è dispiaciuto per Koulibaly”

Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Fiorentina Juve.

Ecco le dichiarazioni del tecnico bianconero.

Innanzitutto sulla polmonite che lo ha tenuto lontano dal campo. Domani sarà il suo esordio in panchina, accanto alla squadra:

“Per un allenatore andare agli allenamenti e seguire la partita è vita. Non è stato semplice rimanere fuori. Ringrazio i medici che mi hanno curato, e mi hanno fatto capire che dovevo fare un piccolo passo indietro. Ma ero sereno perché lo staff tecnico andava alla grande”. 

Sulla lista Champions, le esclusioni illustri e le dichiarazioni, in estate, sulla situazione “imbarazzante” della Juve:

“Quando parlavo di situazione imbarazzante mi riferivo alla scelta che c’era da fare. Non è stato semplice né gratificante effettuare le scelte per la lista Champions, ma era una cosa necessaria: mi spiace, perché sono coinvolti due giocatori importantissimi. Queste difficoltà, però, dimostrano la grande forza della nostra rosa”.

E’ possibile domani vedere Emre Can in campo piuttosto che Khedira di difficile gestione? 

“Adesso penso solo al campionato, la nostra attenzione deve essere rivolta a domani. Siamo in una fase in cui fare rotazioni è difficile, perché stiamo trovando la nostra identità e il nostro assetto”. 

Sulle scelte dei giocatori in campo:

“Abbiamo tanti giocatori che negli ultimi mesi hanno giocato pochissimo, come Khedira, Ramsey e Rabiot. Ma devo dire una cosa: mai nella mia carriera ho visto la squadra lavorare così bene durante la sosta per le Nazionali”.

Ha individuato un vice Pjanic?

“Ho forti sensazioni e curiosità su Bentancur: penso che possa diventare davvero un giocatore importante”.

Come procede il recupero di Ramsey?

“Ramsey arriva da un infortunio serio, fino a 10 giorni fa era indietro fisicamente, poi ho visto passi in avanti enormi”.

Quanto l’hanno sorpresa le dichiarazioni di Emre Can? Vi siete chiariti?:

“E’ normale che quando un giocatore subisce una scelta forte e impattante ci sia un aspetto emozionale: bisogna dargli l’opportunità di ‘buttare fuori’ quello che prova. Ho l’età giusta per capire le reazioni”.

Tardelli oggi su La Stampa scrive che ora lei capirà le vittorie non erano figlie di aiuti e fortuna. Che ne pensa?

“Ho sempre detto che la Juventus è la squadra più forte, anche dal punto di vista societario. In questi mesi mi sono reso conto che la forza della Juve è nell’organizzazione, nella testa, nella mentalità e nel proiettarsi verso la prossima partita”.

Cosa bisogna cambiare:

“Dobbiamo cambiare il nostro modo di gestire alcuni momenti della gara, facendo più possesso palla e non aspettando gli avversari al limite dell’area di rigore”.

Sulla partita contro il Napoli della scorsa settimana:

“Contro il Napoli abbiamo aspettato troppo, e abbiamo gestito alcune fasi con superficialità. E poi, non siamo ancora al top fisicamente”

Su Chiellini infortunato e le altre situazioni da affrontare in rosa:

La perdita di Chiellini è stata pesante per noi. Adesso il mio obiettivo è recuperare completamente Rugani e fare adattare nel minor tempo possibile De Ligt al calcio italiano. Fra qualche mese esprimerà cose importanti”.

Sul modo di utilizzare i giocatori in campo:

“A Napoli c’era una differenza fra i 14/15 che giocavano di più e gli altri. Al Chelsea abbiamo adottato una rotazione forte, che ha coinvolto 18 giocatori. Adesso non siamo ancora totalmente pronti, ma l’obiettivo è avere 10 giocatori interscambiabili”.

Il ritorno in panchina coincide con la partita a Firenze:

“Tornare in panchina a Firenze, a poca distanza da casa mia, mi fa estremamente piacere”.

Su Higuain:

“Higuain ha giocato per quello che mi ha fatto vedere durante gli allenamenti e in partita ha portato risultati”

Su Rabiot e Matuidi:

“Rabiot è un ragazzo di grandi doti, tecniche e fisiche. Paga il fatto che è stato fuori a lungo. Matuidi per noi è importante, ha la capacità di adattarsi al meglio a quello che succede davanti, dimostra grande maturità”.

Come ha vissuto Juve-Napoli senza poter andare in panchina?

“Ho vissuto Juve-Napoli chiuso in una stanza. Umanamente mi è dispiaciuto per Koulibaly, ma ho pensato che abbiamo meritato di vincere, sebbene l’episodio sia stato fortunoso”.

 

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