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Damascelli: il discorso da impiegato di Sarri (che si sta integrando nella fabbrica juventina)

Perché allora licenziare Allegri e acquistare i migliori calciatori? La Juve non butta via il passato. Ma, per favore, si evitino gli alibi da provinciali

Damascelli: il discorso da impiegato di Sarri (che si sta integrando nella fabbrica juventina)

Su Il Giornale, Tony Damascelli scrive di Sarri e della Juventus.

“Sono bravissimi, questi allenatori. Dico quelli delle grandi squadre. Quando devono affrontare un impegno importante, celebrano l’avversario come effettivamente forte e pericoloso. Quando sono alla vigilia di una partita meno gravosa, ripetono lo stesso ritornello”.

Esordisce così, facendo notare come Spal ha parlato della Spal, sua avversaria in questa quinta giornata, mettendo le mani avanti riportando il discorso alle difficoltà incontrare quando era al comando del Napoli.

Capita, scrive Damascelli, che le grandi squadre non trovino stimoli quando il campionato le mette di fronte ad avversari minori,

“Ma allora perché licenziare Allegri, acquistare i migliori calciatori per ridursi a discorsi da impiegati?”

La Juve giocherà prima dell’Inter, e Sarri dovrà accettare la differenza di orario che aveva tanto criticato quando vestiva l’azzurro. Il bollettino meteo è favorevole, dunque non ci sarà il caldo chiamato invocato come alibi contro la Fiorentina,

“ma, per favore, si evitino questi alibi da provinciale”.

Lentamente, scrive Damascelli,

“Sarri si sta integrando alla fabbrica juventina. Via la tuta, sostituita da polo blu, volto rasato ma resiste, resiste, resiste il mozzicone da clochard, tra i denti, questo davvero asimmetrico”.

Per il resto, la Juventus

“è un gruppo che cerca di ritornare squadra, è una comitiva di professionisti che per aiutare il lavoro del nuovo allenatore, tiene lo stampellato Chiellini con gli altri e richiama Barzagli come aiutante di campo. Sono segnali, questi, che non si può e non si deve buttare via il passato per fare i furbi con un futuro ancora inesistente”.

La Juve oggi gioca per stare dietro all’Inter e per provare qualcosa in vista della Champions, poi ci sarà la madre di tutte le partite, il 6 ottobre, quella contro la squadra di Conte.

“Intanto, in questa ignorante epoca di anglicismi, godiamoci il nostalgico ritorno al vocabolario di latino: Juventus versus Ars et Labor”.

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