I giudici confermano l’impianto accusatorio del processo penale. Rigettata richiesta di danni nei confronti di Luna, Sconcerti, Sarkis, Bianchi, Vichi, Bartolelli, gli eredi di Ugo Poggi e i componenti del collegio sindacale
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Il tribunale civile di Firenze ha condannato l’ex proprietario della Fiorentina, Vittorio Cecchi Gori a pagare un risarcimento danni di oltre 19 milioni di euro per il fallimento del club, risalente al 2002.
Cecchi Gori, già condannato in via definitiva in sede penale a tre anni e quattro mesi di carcere, è ritenuto l’unico responsabile del crac della società viola. I giudici hanno confermato l’impianto accusatorio, secondo il quale tra il 1998 ed il 1999 l’ex patron usò la Fiorentina come cassa continua per tamponare la crisi del gruppo di famiglia.
Il tribunale ha rigettato la richiesta di danni nei confronti di Luciano Luna, Mario Sconcerti, Zerunian Sarkis, Ottavio Bianchi, Marco Vichi, Sergio Bartolelli e gli eredi di Ugo Poggi e dei componenti
del collegio sindacale.
Cecchi Gori è stato condannato anche a pagare le spese processuali verso la curatela, quantificate in 113 mila euro. La curatela dovrà invece rifondere le spese di lite, per decine di migliaia di euro, a Luna e gli altri per i quali è stata rigettata la domanda di risarcimento danni.
Gli avvocati di Cecchi Gori hanno già annunciato di fare appello:
“E’ una sentenza che si limita a ricalcare quella del processo penale. Non ci arrendiamo. Stiamo per presentare una richiesta di risarcimento per 300 milioni proprio contro la curatela. All’epoca avrebbe potuto impugnare il provvedimento di esclusione dalla serie B ma non lo fece, con le conseguenze che conosciamo”.