Pur restando favorito per lo scudetto, il club deve far quadrare i conti e il gioco. Ha una rivoluzione tattica da assorbire e un allenatore malato da aspettare
Erano anni che la Juve non partiva in modo così incerto, scrivono Giulio Cardone e Maurizio Crosetti su Repubblica.
Pur restando una squadra fortissima e favorita per lo scudetto, la Juve si trova costretta a far quadrare i conti e il gioco. Vive giorni agitati, tra plusvalenze, moduli da sistemare, “rivoluzione tattica da assorbire e allenatore malato da aspettare”.
In un clima del genere, Fabio Paratici è volato a Barcellona, dove ha provato a trattare il destino di alcuni giocatori bianconeri.
Sul tavolo del Barcellona, la Juve ha messo anche Rugani e Mandzukic.
Nel frattempo, scrivono i due articolisti, la stampa spagnola accosta il nome della Juventus all’affare Neymar. A Parigi andrebbero Dybala più 100 milioni, cosa che consentirebbe ai bianconeri di effettuare il sorpasso a Real e Barcellona. Un’ipotesi improbabile.
Sui conti della Juve pesa ancora la clamorosa operazione Ronaldo di un anno fa e lo stipendio del brasiliano, più o meno 37 milioni di euro a stagione, sarebbe insostenibile.
Più probabile ipotizzare che Dybala resti.
Sullo sfondo del mercato resta Icardi. Paratici lo vuole, mentre Higuain è certo che resterà.
In questo “incrocio di problemi, grane e risorse”, si avvicina la partita di esordio contro il Parma. Sarri non ci sarà a causa della polmonite. Per la prima volta la Juve comincerà il campionato con l’allenatore in seconda.
“Nell’attesa, l’inquieta Juve prepara il debutto con Ronaldo, Dybala e Douglas Costa davanti, Pjanic più Khedira e Rabiot nel mezzo e i vecchi draghi della difesa con il nuovo Danilo a destra, mentre dall’altra parte ci sarà naturalmente Alex Sandro. Mille occhi su Gervinho e un milione di occhi sulla Juventus”.