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La Lega Serie A decisa a combattere la pirateria

Sta per partire la campagna di comunicazione con lo slogan: “Piracy kills football”. Ma c’è l’imbarazzo per la Supercoppa araba

La Lega Serie A decisa a combattere la pirateria

5 milioni di persone hanno utilizzato i televisori via Internet (Iptv) illegali per vedere film, serie tv e partite.

4,7 milioni hanno dichiarato di aver visto illegalmente contenuti sportivi. 1,2 milioni in più rispetto al 2017. Un’incidenza del 38%, il doppio rispetto ai paesi europei.

Sono i dati dell’ultima ricerca Fapav-Ipsos pubblicati oggi dalla Gazzetta dello Sport.

Dati che hanno spinto la Lega Serie A a decidere di combattere la pirateria. Sta per partire una campagna di comunicazione con uno slogan eloquente: “Piracy kills football”.

Una necessità, come ha spiegato l’ad Luigi De Siervo:

“È il vero fattore determinante per il successo o meno del prossimo bando dei diritti tv. O riusciamo a invertire questo processo, oppure gli scenari apocalittici della ricerca si materializzeranno”.

Su scala internazionale, però, la stessa Lega si trova a dover fronteggiare un caso clamoroso, che la riguarda in una duplice veste.

beIN Sports, il colosso tv della famiglia reale del Qatar, ha accusato il governo dell’Arabia Saudita di complicità con la piattaforma illegale BeoutQ, che propone a prezzi scontati i contenuti sportivi qatarioti, compresa la Serie A, vendendo alla luce del sole i decoder nei negozi sauditi.

Ma proprio l’Arabia ha sottoscritto un ricco contratto con la Lega per la disputa di 3 edizioni della Supercoppa italiana in 5 anni. Dopo Juve-Milan i sauditi hanno chiesto di ospitare tra dicembre e gennaio la prossima sfida tra Juve e Lazio.

Sul punto De Siervo ammette:

“Ci sentiamo a disagio a giocare in un Paese che si fa spregio della protezione dei diritti, sebbene il governo dell’Arabia Saudita ci abbia assicurato di condannare la pirateria. La Supercoppa non è a rischio ma abbiamo fatto loro presente il nostro malessere. Per questa stagione non c’è una reale alternativa all’Arabia, ma io intanto mi sono mosso recandomi negli Stati Uniti e in Azerbaigian per le edizioni future”.

La Lega ha raddoppiato gli sforzi contro i pirati stringendo accordi con altri due partner tecnologici, uno israeliano e l’altro spagnolo, e raggiungendo sostanzialmente un automatismo nell’individuazione dei siti illegali.

Si susseguono le pronunce di spegnimento da parte del Tribunale di Milano ma i provider ci mettono quattro giorni per staccare il segnale.

Per De Siervo: “Troppo tempo”.

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