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Repubblica: “Lotito, il giudice suo amico e la sentenza Palermo che salvò la Salernitana”

Il quotidiano: «E’ legato a Sergio Santoro, presidente di sezione del Consiglio di Stato. Non è soltanto una questione di biglietti»

Sergio Santoro

Nell’inchiesta di Perugia su Luca Palamara e gli incontri con i magistrati del Csm e i deputati del Pd Luca Lotti e Cosimo Ferri spunta anche il nome di Claudio Lotito.

Il presidente della Lazio è legato a Palamara e ai deputati Pd da una frequentazione antica.

Lotito coltiva una vera e propria passione per i giudici, scrive il quotidiano. E’ legato a Sergio Santoro, presidente di sezione del Consiglio di Stato, indagato per corruzione dalla Procura di Roma nell’inchiesta sulle tangenti per aggiustare le sentenze amministrative che travolge Fabrizio Centofanti e gli avvocati Pietro Amara e Giuseppe Colafiore.

La posizione di Santoro è stata archiviata ma il magistrato ha un importante legame con il presidente della Lazio: è stato ospite della sua villa a Cortina, era sul charter che il 23 aprile portava la squadra a Milano per le semifinali di coppa Italia ed è negli organi della giustizia federale calcistica, dove lo ha inserito proprio Lotito.

Il ricorso del Palermo

Proprio Santoro, come presidente del collegio della Corte di appello Federale, a maggio si trova a decidere del ricorso del Palermo retrocesso dalla serie B in C per illecito amministrativo.

La pronuncia di Santoro, guarda caso, salva dalla retrocessione in C la Salernitana, di cui è proprietario proprio Lotito.

“Il 29 maggio, Santoro si asterrà non perché amico di Lotito ma perché ancora indagato a Roma e la Corte Federale ribalterà la sentenza. Ma, forse, qualcosa dice che l’attrazione di Lotito per i giudici non è solo una cortesia di biglietti omaggio”.

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