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Moggi su Palamara: “Ci definì collusi, ora è indagato per corruzione”

Su Libero attacca il magistrato che fu pm romano per Calciopoli e ora è al centro di un’inchiesta: «Ci definì combriccola romana, il tempo è galantuomo»

Moggi su Palamara: “Ci definì collusi, ora è indagato per corruzione”

Pm ai tempi di Calciopoli

La vendetta è un piatto che va servito freddo. Ed ecco che tredici anni dopo, Luciano Moggi – sulle colonne di Libero – non si lascia sfuggire. Moggi, memoria d’elefante, stavolta ha nel mirino Luca Palamara ex consigliere del Consiglio superiore della magistratura che è indagato a Perugia per corruzione e che è al centro di un’inchiesta che ha nel mirino alcuni magistrati (ma anche politici). Ecco l’articolo del Corriere della Sera: “Pm, politici e manager: la lista dei quaranta nella rete di Palamara per «gestire le nomine»”.

Moggi ricorda quando Palamara era “in comunione con Narducci e Auricchio nel 2006”.

Era tra coloro che ci avevano dato per collusi con il sistema arbitrale: ricordate amici lettori la famosa “combriccola romana”, si trattava di arbitri di Roma che vennero poi tutti assolti. Era tra coloro che avevano indicato lo strapotere di chi vi scrive condizionante il campionato, mentre non ci fu mai traccia di offerte di danaro, viaggi spesati, né cene luculliane di fine anno per chicchessia. Come invece ci è dato di leggere adesso a carico del dottor Palamara, indagato per corruzione: amici, si invertono le cose, da Giudice a giudicato il passo è stato breve, il tempo è veramente galantuomo.

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