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CorMez: Per James Rodriguez De Laurentiis sceglie la strategia dell’attesa

Il presidente, forte del rapporto idilliaco con Jorge Mendes e del sì incassato dal colombiano, spera che i movimenti in uscita del Real convincano il club al prestito oneroso con diritto di riscatto

CorMez: Per James Rodriguez De Laurentiis sceglie la strategia dell’attesa

Ad irrigidire la posizione del Real Madrid nella trattativa James Rodriguez sono le norme Uefa per il fair play finanziario.

Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno.

Il nuovo regolamento valido fino  2021 impone che il rapporto tra le entrate e le uscite nei trasferimenti non deve superare i 100 milioni di euro.

Per il trequartista colombiano Florentino Perez chiede 55 milioni. Per gli acquisti di Rodrygo, Militao, Hazard, Jovic e Mendv, il Real ha impegnato quasi 300 milioni di euro. Dovrà ricavare denaro dal gruppo di giocatori in uscita (Bale, Ceballos, Llorente, Kovacic, Theo Hernandez e altri) per mantenere l’equilibrio finanziario.

La concorrenza, per trattare James Rodriguez, esiste. C’è il Manchester United, tanto per cominciare, che può considerare il calciatore una contropartita nell’affare Pogba. Ci sono l’Atletico Madrid e il Benfica, se dovesse partire Joao Felix. C’è il Chelsea, se riuscisse ad ottenere la sospensiva per il blocco del mercato con il ricorso presentato al Tas.

Tutti questi club potrebbero riuscire a strappare James al Real, avendo le disponibilità economiche.

Ci sono però due cose che ha il Napoli e che le altre avversarie non hanno, scrive il Corriere del Mezzogiorno: innanzitutto il rapporto idilliaco del club di De Laurentiis con il procuratore Jorge Mendes e poi il sì del giocatore, che è legatissimo ad Ancelotti.

Per questo motivo De Laurentiis ha scelto la strategia dell’attesa. Il patron del Napoli spera che i movimenti in uscita del Real convincano Florentino Perez ad accettare la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto. Oppure la formula del riscatto condizionato ad un certo numero di presenze, come è accaduto per il contratto a Ospina, che tra l’altro, essendo imparentato con il colombiano, è anche il suo miglior biglietto da visita.

 

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