Paolo Durante non si dà pace per l’esonero del tecnico otto anni fa. Al Corriere della Sera racconta: “Nella vita ho fatto tante sciocchezze, mandar via Maurizio è stata la più grossa”
Tra i tanti ad essersi complimentati con Sarri per la vittoria dell’Europa League c’è anche il presidente del Sorrento, Paolo Durante. È lui che, otto anni fa, dopo una stagione e mezza in serie C e un clamoroso flop a Vercelli mandò via il Comandante.
Per Sarri forse fu una fortuna, perché gli aprì nuove strade: prima Empoli, poi Napoli, poi il Chelsea, con il terzo posto in Premier e la Coppa alzata mercoledì e adesso le voci che ancora lo danno come possibile sostituto di Allegri sulla panchina della Juventus. Per Paolo Durante, però, quell’esonero resta una macchia, come scrive il Corriere della Sera oggi.
Il presidente è stato tra i primi a telefonare al tecnico dei Blues, ieri mattina. Il quotidiano racconta che gli ha chiesto di tornare, prima o poi, e gli ha promesso anche uno stipendio di 4500 euro al mese.
“Arrivo”, gli ha risposto scherzando Sarri.
Durante non si capacita di quell’esonero, non si è mai dato pace:
“Nella vita ho fatto tante sciocchezze, mandar via Maurizio è stata la più grossa. Era il 14 dicembre 2011, Sarri aveva perso la quarta partita di fila e noi aspiravamo ai playoff. Ci vedemmo al bar in piazza, Maurizio se l’aspettava e non cercò di farmi cambiare idea. Sorrise, prese un caffè e non so quante sigarette consumò in un’ora. Ci stringemmo la mano».
