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Callejon tranquillo, sei in buona compagnia

In passato rifiutate le maglie di Donnarumma, Icardi, persino di Totti. Al Genoa hanno dovuto restituire le magliette come a Norimberga

Callejon tranquillo, sei in buona compagnia

Resta da chiedersi perché Callejon no e Fabian Ruiz sì. Perché al povero spagnolo, uno dei giocatori che è sempre ai vertici delle classifiche di rendimento in maglia azzurra, viene rifiutata la maglia da parte dei tifosi giunti a Frosinone e perché quella di Fabian Ruiz viene accettata. Come dire che quella dello spagnolo ultimo arrivato sarà caduta nelle mani di un tifoso che non era a conoscenza della contestazione. Quindi viene da chiedersi rifiuto sì, ma da parte di chi? E soprattutto perché.

I rifiuti celebri

Callejon è in ottima compagnia in una storia piena di rifiuti celebri. Fu rifiutata la maglia di Icardi dagli interisti nel febbraio del 2015 dopo aver perso con il Sassuolo. Fu rifiutata lo scorso anno quella di Donnarumma che la lanciò per farsi perdonare la papera su Masiello che permise all’Atalanta di paregiare 1-1 a Milano. I tifosi del Liverpool si presentarono allo store della società per farsi cambiare la 45 di Balotelli. Finanche Totti pagò per non aver salutato i tifosi dopo la sconfitta di Champions contro il Basilea. Risultato maglie rigettate contro la Fiorentina, nel match successivo. Ma anche all’estero vi sono tantissimi di questi casi. E ancora quelle dello Spezia dopo un 5-1 subito in Sicilia, quelle del Catania e tante altre ancora.

Le maglie restituite

Il caso clamoroso sette anni fa durante un Siena-Genoa con tutti i calciatori del Genoa costretti a togliersi la maglia. Giandomenico Mesto ebbe una crisi di pianto, mentre Sculli rifiutatosi di togliere la casacca parlò con i tifosi, convincendoli a far riprendere il match. Una chiacchierata sulla quale si aprì l’inchiesta della magistratura. Il giocatore parò con alcuni capi ultras anche all’indomani del gesto clamoroso. Tra questi, Massimo Leopizzi, che attaccò Preziosi: “L’ho salvato dal carcere per la combine col Venezia”. E Sculli ringraziò per “l’affronto” evitato. Ma non solo Genoa.

Il caso Norimberga

Nel 2014 i giocatori del Norimberga, sconfitti 3-0 in casa dal Karlsruhe in un match di seconda divisione, sono dovuti andare sotto la curva a scusarsi e sono stati obbligati dai tifosi a togliersi le maglie. Qualcuno, come il portiere Schafer e il capitano Polak, ha cercato di negoziare con i tifosi inferociti mam non c’è stato niente da fare e tutta la squadra è tornata negli spogliatoi senza le divise da gioco. Gela, Monopoli, Padova. Sono tanti gli episodi nei quali gli ultras si sono fatti riconsegnare le magliette ma, quello di Callejon, forse passerà alla storia come un capro espiatorio per una vicenda che poco a che fare con il giocatore in questione.

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