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Stadio della Roma: l’ottimismo della Raggi e la realtà del nodo trasporti

Il «sì condizionato» del Politecnico di Torino ad un effettivo rilancio del trasporto su ferro, che copra almeno il 50% dell’afflusso dei tifosi al nuovo impianto

Stadio della Roma: l’ottimismo della Raggi e la realtà del nodo trasporti

Lo scetticismo del Politecnico di Torino

La Gazzetta dello Sport oggi dedica una pagina al progetto Stadio della Roma. Riporta l’ottimismo della sindaca Virginia Raggi: “Politicamente, non dovrebbero esserci più dubbi: lo stadio a Tor di Valle si farà, e i cantieri (probabilmente) apriranno entro l’anno. Lo annuncia Virginia Raggi davanti ad una platea di fedelissimi. Felici, nonostante lo scetticismo che emerge dalla relazione del Politecnico di Torino, illustrata ieri dal professor Bruno Dalla Chiara, il quale – si capisce – si è impegnato a costruire un parere favorevole, ma messo alle strette non può esimersi dal ribadire il rischio che una viabilità «già congestionata» mandi definitivamente in tilt il quadrante in cui sorgerà l’opera e un pezzo di Grande raccordo anulare. Ne viene fuori un «sì condizionato» ad un effettivo rilancio del trasporto su ferro, che copra almeno il 50% dell’afflusso dei tifosi al nuovo impianto (col potenziamento della linea Roma- Fiumicino e, soprattutto, del trenino Roma-Lido) e all’effettiva esecuzione del piano di mobilità sostenibile (Pums) con cui il Comune tra car sharing e ciclabili vorrebbe rivoluzionare le abitudini a spostarsi dei romani”.

Insomma, nonostante l’ottimismo di Raggi, non ci si schioda dal nodo trasporti e opre pubbliche. Che – illustra la Gazzetta – ammonterebbero a circa 80 milioni. Opere “tra cui spicca l’unificazione di via del Mare e Ostiense, la realizzazione della nuova stazione di Tor di Valle e l’acquisto di nuovi treni o la rigenerazione di quelli esistenti”.

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