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Napoli, dietro il 5-1 la delusione per le “riserve” di centrocampo

Tripletta di Mertens e prestazione deludente di Rog, Diawara e Zielinski. Partita decisamente meno agevole di quanto dica il risultato

Napoli, dietro il 5-1 la delusione per le “riserve” di centrocampo

Chapeau ad Andreazzoli

Il calcio è uno sport incredibile. Guardi il tabellino, leggi Napoli-Empoli 5-1 e immagini un match a senso unico. E invece è andata in tutt’altro modo, con la squadra di Andreazzoli che ha giocato una signora partita, senza un attimo di pausa, a ritmi intensi, pressing continuo, sempre pronto a verticalizzare e a mettere in difficoltà gli azzurri. Azzurri che per una volta si sono mostrati cinici, hanno fatto prevalere l’ampio divario di tecnica, e hanno chiuso la partita con un risultato roboante grazie alla tripletta di Mertens, il gol iniziale di Insigne e quello del 4-1 di Milik. Risultato ingannatore, direbbe il regista russo Nikita Michalkov.

Il Napoli dunque ha fatto il suo dovere, ha battuto l’Empoli, si è riportato a meno tra dalla Juve (che deve giocare contro il Cagliari). Non tutte le indicazioni, però, sono state positive. Ancelotti ha schierato la quattordicesima formazione diversa in quattordici partite. Sette cambi rispetto alla Roma, con Karnezis in porta, Malcuit a destra, Maksimovic al fianco di Koulibaly, Rog Diawara e Zielinski in mediana con Fabian Ruiz e davanti la coppia Insigne-Mertens.

Il ricorso ad Allan e Callejon

La nota negativa della serata è stata la risposta che hanno offerto i tre di centrocampo (Diawara Zielinski e Rog). Non è stato un caso se il Napoli ha chiuso la partita – almeno dal punto di vista del risultato – al 62esimo minuto quando, sul 2-1 dopo la rete di Caputo che ha accorciato le distanze, Ancelotti è stato costretto a fare ricorso a due titolarissimi: Allan e Callejon al posto di Rog e Fabian Ruiz. E il Napoli ha subito cambiato volto: due accelerazioni consecutive, la prima di Allan, poi passaggio a Mertens che con uno splendido ha disegnato una parabola imparabile per Provedel per il gol del 3-1 che ha in parte scacciato la grande paura. È poi arrivato al 90esimo il 4-1 di Milik. E quindi il 5-1 di Mertens. Ma, ripetiamo, il risultato non inganni.

La differenza l’ha fatta la qualità dei calciatori

È stato un match che ha riportato al San Paolo gli spettri di Napoli-Foggia 3-3 di zemaniana memoria; per fortuna, è finita diversamente. E la differenza l’hanno fatta i calciatori. Insigne e Mertens che nel primo tempo hanno sfruttato le due occasioni che hanno avuto e hanno portato il Napoli all’intervallo sul 2-0. Entrambi con tiri rasoterra all’angolino alla sinistra di Provedel. Insigne in area, di destro, su assist di Koulibaly che aveva recuperato palla e avviato azione personale. Il secondo, ancora di destro, di Mertens che ha percorso venti metri, puntato la porta, e l’ha depositata dove era quasi impossibile arrivare.

Per il resto, tanto Empoli che però più di un gol in fuorigioco non ha prodotto. Nemmeno una parata di Karnezis nei primi 45 minuti. Ma toscani che andavano via da tutte le parti, ottimo Antonelli, e la mediana azzurra in evidente difficoltà. Azzurri spesso scavalcati. A un certo punto, nella ripresa, a un’apertura sbagliata da Diawara, Ancelotti ha allargato le braccia in panchina.

Ora il Psg

Nella ripresa, paradossalmente, il Napoli è parso controllare la partita, a differenza dei primi 45 minuti. Ha sprecato un paio di occasioni e al 60esimo l’Empoli ha riaperto la partita. È stato molto bravo Bennacer a servire Caputo in profondità che in diagonale, di destro, ha superato Karnezis. Ucan ha avuto anche l’occasione del pareggio, pochi istanti dopo.

A questo punto la doppia sostituzione che ha consentito al Napoli di segnare il 3-1 e poi di difenderlo con qualche affanno e infine di dilagare. Questa partita ha fatto capire anche a noi del Napolista perché Ancelotti non ha fatto turnover contro la Roma. Aveva ragione lui. Il Napoli ha il miglior attacco del campionato con 24 reti, contro i 21 gol della Juve che ha una partita in meno. Ora testa al Psg che senza Cavani ha battuto 2-1 il Lille con gol di Mbappé e Neymar.

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