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La Federcalcio: «Saranno applicate le norme per la discriminazione territoriale»

Al consiglio federale il presidente Figc Gravina ha ribadito: «Ho invitato Nicchi e Rizzoli ad attenersi al protocollo previsto

La Federcalcio: «Saranno applicate le norme per la discriminazione territoriale»

Il comunicato ufficiale

L’Italia è un Paese originale. L’applicazione di una legge già prevista, diventa una notizia. Che tra l’altro salutiamo tutti con un caloroso applauso. Si è svolto oggi il consiglio federale che ha stabilito – come da comunicato ufficiale – “norme più stringenti per le iscrizioni ai campionati e pene più severe per i responsabili di violenza nei confronti degli arbitri”.

Non solo. Il presidente della Figc Gabriele Gravina – alla presenza tra gli altri di Andrea Agnelli – ha parlato dei cori di discriminazione territoriale che ormai da anni infestano gli stadi italiani. Ecco le sue parole:

Ci sarà l’esatta applicazione di quanto prevedono le norme. Ho parlato sabato sera con il presidente dell’AIA Nicchi e con il designatore della CAN A Rizzoli invitandoli all’applicazione rigida del protocollo previsto. Le norme sono chiare: c’è il primo annuncio, nel secondo si riuniscono le squadre a centrocampo, se si continua si va nello spogliatoio e quindi si annuncia la sospensione. Poi spetta al funzionario di pubblica sicurezza decidere le soluzioni da adottare.

Soltanto dieci giorni fa, il presidente Gravina aveva detto l’esatto contrario: «Sospendere le partite? Rischiamo di diventarne prigionieri». Ora ha cambiato idea.

Grande attenzione è posta su Atalanta-Napoli in programma lunedì prossimo. Sarà il banco di prova per il nuovo metro di giudizio che dovrà essere adottato dagli arbitri.

Potenza di Carlo Ancelotti: ha ottenuto più lui nel giro di qualche settimana che tutti coloro – compreso il Napolista – si sono battuti per anni per cercare di porre fine a questo scempio. Ora anche i media dovranno uniformarsi al nuovo pensiero dominante.

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