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Il Governo non fa dietrofront, vuole la cassa del Coni

Il sottosegretario Giorgetti non fa passi indietro, Malagò incontrerà oggi e domani i presidenti delle federazioni per costruire una strategia condivisa.

Il Governo non fa dietrofront, vuole la cassa del Coni

Continua il dialogo/scontro

Qualche giorno fa abbiamo scritto del dialogo/scontro tra istituzioni governative e sportive per la ripartizione dei fondi. Al centro della vicenda c’è la figura del sottosegretario Giorgetti, e l’idea di riformare il sistema di sovvenzione alle federazioni sportive. La trattativa tra le parti prosegue, e la Gazzetta fa un resoconto della situazione: «Giorgetti e il presidente del Coni Malagò si sono visti e rivisti, solo che la quadratura del cerchio è complicata e di tempo non ce n’è poi molto».

La rosea riporta le parole di Giorgetti: «Ci saranno dei cambiamenti, ma l’impianto fondamentale della riforma resterà lo stesso. Stiamo affinando la discussione, facendo dei passi avanti, anche se forse non come vorrebbe Malagò». C’è anche la risposta del numero uno dello sport italiano, dopo due ore di confronto: «I ragionamenti vanno avanti, domani (oggi, ndr) ci sarà un ulteriore approfondimento prima dell’incontro informale con i presidenti». Solo che domano scadono i termini per la presentazione degli emendamenti alla Camera, quindi la situazione è davvero delicata.

Il Governo vuole gestire la cassa

Come anticipato nel pezzo linkato in alto, il punto centrale dello scontro è la gestione della “cassa”. La Gazzetta chiarisce così questo punto: «Il Governo può aprire sulla condivisione dei criteri di ripartizione, ma non fa un passo indietro sulla gestione della «cassa». Poi c’è l’altro discorso, quello del coinvolgimento del Coni nella governance della nuova Sport e Salute (il punto sono le nomine apicali, presidente e amministratore delegato)». Sport e Salute dovrebbe essere la spa governativa che si occuperò dell’erogazione dei fondi.

Proprio per quanto riguarda i fondi, queste le parole di Giorgetti: «C’è un elemento di flessibilità che ci riserviamo di fare per la ripartizione dei famosi 40 e 370 milioni di euro. Dobbiamo definire contorni e i confini. Ci sarà qualche precisazione sui perimetri di quello che è olimpico, per l’autonomia assicurata dalla Carta olimpica». Insomma, il quadro è ancora nebuloso, alla vigilia di un incontro fondamentale per mettere a punto le strategie future. Secondo la Gazzetta, le federazioni che domani vedranno Malagò vorrebbero evitare il muro contro muro. Leggiamo: «Che cosa dirà Malagò ai presidenti, oggi informalmente e domani ufficialmente? E che cosa si sentirà dire? La posizione “dialogante” guadagna sempre più consensi, il muro contro muro è visto con preoccupazione soprattutto dalle federazioni medio-grandi. Il problema è che domani si rischia di arrivare con un dialogo quasi finito. In un modo o nell’altro».

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