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La linea difensiva di Ronaldo: “fu il Real Madrid a forzarlo per comprare il silenzio di Kathryn”

Lo scrive il Correio de Manha. CR7 ha cambiato nuovamente avvocato, non più il legale dei vip Chesnoff bensì un legale di Las Vegas

La linea difensiva di Ronaldo: “fu il Real Madrid a forzarlo per comprare il silenzio di Kathryn”

La pressione del suo club

Il quotidiano portoghese Correio de Manha, ripreso dalla Gazzetta dello Sport, ha rivelato la linea difensiva degli avvocati di Cristiano Ronaldo. “Il Real Madrid – questa la tesi che porteranno avanti – avrebbe forzato il portoghese a comprare il silenzio di Kathryn Mayorga nel 2010”. Secondo le indiscrezioni della testata lusitana, Ronaldo avrebbe ricevuto delle pressioni da parte del suo club di allora. CR7 aveva appena lasciato il Manchester United, e insieme al Real temeva per la sua immagine nel caso in cui la vicenda del presunto stupro a Las Vegas fosse diventata di dominio pubblico. Leggiamo: «L’investimento del Madrid sul calciatore era stato massiccio. E se nessuno dubitava delle sue qualità tecniche, c’era una certa apprensione per le conseguenze del suo comportamento fuori dal campo. Inoltre, Ronaldo era già finito sotto i riflettori per la sua frequentazione con Paris Hilton, sempre durante la vacanza del 2009».

L’accordo stipulato con Kathryn non sarebbe mai stato condiviso da Ronaldo. Questo diranno i suoi avvocati. Il fuoriclasse portoghese, infatti, si è sempre dichiarato innocente. Una parte importante della sua linea difensiva riguarda infatti i momenti successivi all’incontro in camera da letto. Leggiamo dal Correio de Manha: «La Mayorga dice di aver abbandonato la suite dell’hotel Palms Palace – dove ebbero luogo i fatti – poco dopo il presunto stupro. La versione di CR è decisamente diversa. Dopo aver consumato il rapporto sessuale lui e la Mayorga tornarono alla discoteca Rain e passarono insieme altre ore della notte».

Un’ultima indiscrezione dal Portogallo: il calciatore della Juventus avrebbe deciso di non affidarsi più alla tutela legale di David Chesnoff, piuttosto avrebbe assunto un penalista di Las Vegas, l’avvocato Peter Christiansen.

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