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Come attacca il nuovo Napoli: meno possesso palla, più tiri verso la porta

Il report statistico sulla fase offensiva: il Napoli ha aumentato i passaggi lunghi e diminuito i cross, altro sintomo di un gioco diventato più verticale.

Come attacca il nuovo Napoli: meno possesso palla, più tiri verso la porta

Un bilancio preliminare

Pausa del campionato, un buon momento per un report statistico che indaghi sui cambiamenti fatti dal Napoli nell’interpretazione del gioco. Da tempo, Il Napolista sta provando a raccontare l’evoluzione tattica portata da Ancelotti al modello di Sarri. In questo pezzo, proveremo a integrare il discorso con il supporto dei numeri, che come sempre offrono una testimonianza da interpretare, ma pur sempre oggettiva. Da qui in poi, tutti i numeri che vedete fanno riferimento al solo campionato di Serie A.

E allora iniziamo dal dato più visibile, quello del possesso palla: il Napoli 2018/2019 tiene una media del 53,1% ad ogni partita, quando nell’ultima stagione la stessa quota toccava il 60,3%. Si tratta di un cambiamento sostanziale, che forse viene restituito meglio riportando il numero dei passaggi per match: con Ancelotti, sono 586 ogni 90′; nello scorso anno, la media era di 786 appoggi per match.

Una diminuzione importante, che in qualche modo spiega il passaggio ad un gioco diverso, più diretto, tendenzialmente più verticale. Una sensazione confermata anche da un altro dato, quello delle conclusioni tentate per match: nonostante la diminuzione della percentuale di possesso, il Napoli ha aumentato il numero dei tiri per match da 17,3 a 18,1. Una differenza che sarebbe marginale, se non fosse per il discorso appena fatto sopra: pur tenendo meno il pallone tra i piedi, il Napoli produce una quantità (leggermente) maggiore di palle gol. È una questione di rapporto statistico, per cui la squadra di Ancelotti tenta la conclusione ogni 32 passaggi; quella dell’ultimo Sarri, invece, provava a tirare dopo un’azione con 45 appoggi di media. È la definizione numerica del gioco verticale, un approccio diverso alla manovra d’attacco che il Napoli sembra aver metabolizzato in maniera positiva.

Altri indicatori

Ancelotti ha inserito nuove prerogative tecniche, oltre a quelle tattiche: il Napoli 2018/2019 tira di più da fuori area (8.4 tentativi per match, quota record in Serie A) rispetto all’anno scorso (7.4); sono diminuite le conclusioni dall’interno dell’area piccola (da 1.2 a 0.8), ma sono aumentate quelle in area di rigore (da 8.7 a 9).

Per quanto riguarda i passaggi, un dato sorprendente riguarda i passaggi lunghi (ancora una traccia rispetto al gioco verticale): quest’anno sono 64 per match, contro i 52 dello scorso anno. Considerando che la nostra fonte statistica (Whoscored) considera passaggi lunghi anche le aperture da fascia a fascia e i cross, si tratta di un cambiamento che può apparire minimo ma in realtà è netto, sostanziale. Proprio perché i cross per match sono leggermente diminuiti (da 17.7 a 16), si deduce che il Napoli ha aumentato la ricerca della profondità anche attraverso il gioco lungo. Del resto, era uno dei presupposti teorici di cui Ancelotti ha parlato fin dal suo arrivo a Napoli. Evidentemente, ci ha anche lavorato su.

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