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Stavolta l’interesse tra il Napoli e Cavani c’è. Le condizioni

Il Matador deve dimezzarsi lo stipendio (anche Ancelotti se l’è ridotto). La partenza di Mertens. L’operazione a giugno: a gennaio il Napoli non farà mercato

Stavolta l’interesse tra il Napoli e Cavani c’è. Le condizioni

La foto pubblicata sull’account ufficiale di Twitter

Riparte il tormentone Cavani. È mai possibile? Dopo un’estate come quella 2018, con allucinazioni, smentite roboanti, strascichi di settimane che ancora non sono terminati. Qualcuno potrebbe pensare a un accesso di autolesionismo da parte del Napoli che tra l’altro, proprio in occasione del match di Champions, ha pubblicato sul proprio account ufficiale di Twitter la foto dell’incontro tra De Laurentiis e il Matador. In realtà ci sono differenze sostanziali rispetto alla grande telenovela dell’estate. Differenze che però vanno iscritte nella giusta cornice.

La prima novità

La prima novità, che va registrata, è che l’interesse del Napoli per Cavani stavolta esiste. E l’uso dell’avverbio non è casuale. Adesso sì, quest’estate non c’era nulla. E infatti di tenore decisamente diverso sono le dichiarazioni rilasciate da De Laurentiis a Parigi rispetto a quelle che hanno tenuto banco nella febbrile estate napoletana.

Ovviamente interesse non vuol dire che l’affare vada in porto. Interesse vuol dire che stavolta le parti hanno parlato. E per parti si intendono i tre attori in campo: il Napoli, Cavani e il Psg. Interesse non vuol dire che l’affare si concluda né che sia a buon punto. Non c’è alcun non detto dietro il termine “interesse”. È quello, punto. Letterale.

Le condizioni

Le condizioni del Napoli non sono cambiate rispetto a quelle già ampiamente ribadite. Il Napoli ha già fatto sforzi importanti per aumentare il tetto ingaggi. Viaggia al massimo delle proprie possibilità, a una velocità impensabile qualche anno fa. Non c’è spazio per un’ulteriore accelerazione. Ultimamente c’è stata quella – notevole – per Koulibaly. E presto ci sarà quella sostanziosa per Zielinski.

Cavani deve dimezzarsi lo stipendio

E qui entrano in gioco due sotto-condizioni. Cavani – come ribadito più volte dal presidente De Laurentiis – dovrebbe decidere di dimezzarsi lo stipendio (oggi intorno a dieci milioni netti, il che vuol dire venti e anche qualcosa di più lordi). Più o meno come ha fatto Ancelotti che ha fatto un sostanzioso sconto al Napoli. L’allenatore ha compreso benissimo le condizioni economiche del club e sa benissimo che non avrebbe mai potuto chiedere lo stesso stipendio del Bayern Monaco. Questa è una condizione irrinunciabile, un paletto fondamentale. Senza, non può intavolarsi alcuna trattativa.

Un ingaggio importante deve andar via, l’indiziato è Mertens

La seconda sotto-condizione è che il Napoli alleggerisca il proprio monte ingaggi. E poiché Cavani è un attaccante, il reparto dove andare a guardare per fare due conti è innanzitutto l’attacco. E qui c’è Mertens che ha un ingaggio importante che gravita attorno ai dieci milioni lordi. Altro ingaggio importante è quello di Hamsik. È praticamente impossibile per le possibilità economiche del Napoli, appesantire il bilancio con uno stipendio importante senza far posto con un altro carico di rilievo. In soldoni, l’operazione Cavani non può essere portata a termine senza la partenza di uno stipendio importante.

Dries già sbuffa per la concorrenza con Milik, figuriamoci col Matador

E il principale indiziato è Mertens. Che, tra l’altro, già sbuffa – e per certi versi non senza ragione – per l’alternanza con Milik. Figuriamoci con l’arrivo di Cavani. Ma la discussione tecnica nemmeno si pone, perché è prioritaria quella di bilancio. Cessione di Mertens che avverrebbe a una cifra ovviamente non elevatissima che dovrebbe corrispondere al cinquana per cento di quella che il Napoli darebbe al Psg per Cavani.

A gennaio non si muoverà nulla

Questa seconda sotto-condizione – se non parte Mertens o comunque uno stipendio pesante, non può arrivare Cavani – ne richiama immediatamente un’altra. L’operazione – che al momento è un interesse, reale ma un interesse – è praticamente impossibile da realizzare a gennaio. Troppe le pedine che dovrebbero incastrarsi. E tra queste anche il destino in Champions del Psg, tra l’altro strettamente legato a quello del Napoli.

Anzi, fonte vicine al Napoli assicurano che a gennaio il Napoli non provvederà ad alcuna operazione: né in entrata né in uscita. Il Napoli a gennaio non farà mercato. E presto potrebbe esserci l’ufficializzazione di questa dichiarazione.

Nonostante il forfait di domenica sera a Marsiglia – Cavani non era nemmeno in panchina col Psg a causa di un problema alla coscia – proietterebbe nel mondo dei desideri.

C’è poi il nodo Psg

Quindi, ricapitolando, c’è un interesse per Cavani. È strettamente legato alla volontà del calciatore di dimezzarsi – dimezzarsi – lo stipendio e magari legare un bonus al raggiungimento di un grande obiettivo (non individuale ma della squadra). Ed è da escludere che l’eventuale trasferimento possa avvenire a gennaio. A meno, ovviamente, di sconvolgimenti al momento nemmeno lontanamente ipotizzabili. Anzi al momento la posizione del Napoli è netta: a gennaio non si faranno operazioni di calciomercato.

Resta poi, ne abbiamo accennato, un altro aspetto. E cioè la richiesta del Psg per il cartellino di Cavani. Il club deve avere l’interesse a favorire l’operazione. Una richiesta particolarmente esosa bloccherebbe sul nascere l’operazione.

Questo è il quadro della situazione. A differenza di quest’estate, qualcosa c’è il Napoli, Cavani e il Psg. Ma l’interesse potrebbe concretizzarsi non prima di giugno. Fino a giugno il Napoli giocherà con la rosa attualmente a disposizione di Carlo Ancelotti, perché il club non farà operazioni – né in entrata né in uscita – al mercato di gennaio.

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