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La conferma di Fabian Ruiz, che ormai si è preso il Napoli

Numeri e sensazioni descrivono l’impatto del centrocampista andaluso: 8 occasioni create, una partita giocata in due ruoli diversi, sempre con qualità.

La conferma di Fabian Ruiz, che ormai si è preso il Napoli

Una settimana dopo Udine

Udinese-Napoli 0-3, Napoli-Roma 1-1. E in mezzo il pareggio contro il Psg. Tre partite da titolare, giocate benissimo, con personalità. Già dopo la sfida in Friuli scrivemmo di Fabian Ruiz, parlammo del suo gol da favola e delle speranze per il futuro. Napoli-Roma è una prima conferma rispetto ad aspettative altissime, che crescono sempre di più settimana dopo settimana.

Il punto è questo, è una notizia che si rinnova di partita in partita: il Napoli e Ancelotti hanno trovato un calciatore di livello superiore, come detto nel salotto del club di Sky da Walter Veltroni. Un giocatore che si è preso la scena, panchinando Piotr Zielinski. Ovvero, il calciatore che a inizio anno avrebbe dovuto essere favorito di più dal nuovo corso tecnico, da Ancelotti al posto di Sarri. Invece, i cambiamenti operati dal tecnico emiliano hanno portato e stanno portando alla ribalta il gioco associativo del centrocampista andaluso. Un profilo tecnico di enorme qualità, perfettamente aderente al calcio del nuovo allenatore. 

La capacità di muoversi

Ancelotti ne ha parlato pochi minuti fa, nel postpartita del San Paolo: «È un grande giocatore, continuo, ha grande passo e grande presenza. Quando abbiamo la palla si accentra e riesce sempre a trovare la posizione, quando difendiamo si allarga per Per Data l’età che ha possiede grande personalità. Si tratta di un grandissimo acquisto». Il talento puro che gli era già riconosciuto in estate è stato integrato da un senso tattico raro da trovare per un classe 1996.

Fabian Ruiz si sta confermando in tutti i modi possibili, e nel migliore dei modi possibili. Qualità e quantità, per quello che significano questi due termini nel gioco di Ancelotti. Alla tredicesima partita stagionale, Fabian Ruiz si è già imposto, si è già preso il Napoli, si è calato perfettamente nei meccanismi della squadra e dei compagni. 

L’azione da grido di questa sera, vanificata da un passaggio forse troppo altruista (e da una delle tante conclusioni sballate di Insigne), è solo una parte di ciò che Fabian Ruiz può rappresentare per Ancelotti. È tutto il resto ad essere fondamentale, 95 palloni toccati e la capacità di muoversi e creare letteralmente gioco. Tanto che l’indicatore delle occasioni create e/o passaggi chiave tocca addirittura quota 8. Una cifra enorme, Callejon si ferma a 5, tutti gli altri non arrivano a 4. Insomma, numeri e sensazioni ci restituiscono il ritratto di un calciatore già pronto per il Napoli, e per i massimi livelli del calcio, che anche stasera ha giocato in due ruoli diversi. Sempre con grande qualità, sempre in maniera efficace.

 

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