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Lascia Tognaccini il mago di MilanLab: «Con Ancelotti gli anni d’oro, Sarri mi voleva al Chelsea»

Il Corriere della Sera intervista Tognaccini che lascia dopo vent’anni: «Per Microsoft MilanLab è il database sportivo più importante al mondo»

Lascia Tognaccini il mago di MilanLab: «Con Ancelotti gli anni d’oro, Sarri mi voleva al Chelsea»

Arrivò con Zaccheroni

Dopo vent’anni al Milan, Daniele Tognaccini la società rossonera. Cominciò nel 1998 come preparatore atletico di Zaccheroni. Quattro anni dopo, entrò in MilanLab di cui poi divenne responsabile. Oggi ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui racconta la sua avventura.

«Fummo i primi nel mondo a introdurre una raccolta dati di tre aree, strutturale, biochimica e mentale. Creammo a costo zero un sistema di supporto da mettere a disposizione dei dipartimenti tecnici, medici e atletici. In vent’anni abbiamo raccolto due milioni di dati tanto che Microsoft, nostro partner, ha dichiarato che Milan Lab rappresenta il database più importante al mondo a livello sportivo».

Alla domanda “qual è stato il tecnico più collaborativo?”, la risposta è: «Gli anni d’oro sono stati quelli di Ancelotti. Abbiamo disputato tre finali di Champions, abbiamo avuto due Palloni d’oro, abbiamo consentito ad atleti come Maldini, Costacurta, Inzaghi di chiudere la carriera a ridosso dei 40 anni».

I più diffidenti? «Gli ultimi arrivati, Montella e Mihajlovic, non avevano mostrato molta curiosità. Al contrario di Maurizio Sarri, un vero maniaco di numeri. È mio grande amico, abitiamo a pochi chilometri di distanza. Ogni volta che ci incontriamo mi chiede, si vuole informare. Lui è innamorato dei dati. Mi ha anche chiesto di seguirlo al Chelsea, ma ora intendo rallentare i ritmi lavorativi. Ho un progetto nel campo del turismo e un altro con una società di calcio americana»

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