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Il Napoli bocciato alla prova da anti-Juventus

Va in vantaggio con Mertens, poi lascia il campo alla squadra di Allegri. Sul 2-1, resta in dieci. Riemergono vecchi difetti di personalità. Doppietta di Mandzukic.

Il Napoli bocciato alla prova da anti-Juventus

Carenza di personalità

Se era una prova per candidarsi al ruolo di anti Juve, il Napoli l’ha fallita. È finita tre a uno per i bianconeri. E il Napoli era andato persino in vantaggio dopo dieci con Mertens. Il Napoli ha giocato i primi venti minuti, dopodiché ha subito la forza d’urto della squadra di Allegri. E quando, sul 2-1, stava provando a riorganizzarsi per raddrizzare la partita, gli azzurri sono rimasti in dieci per la doppia ammonizione a Mario Rui. Un’espulsione forse eccessiva. Mentre l’arbitro si limita a un giallo per Bonucci che appoggia la testa su Allan (ricordiamo che basta il gesto) con il brasiliano che va a terra.

Complessivamente, la squadra di Ancelotti esce ridimensionata dallo scontro diretto. Il Napoli è tornato a palesare vecchi difetti di personalità. Nei momenti cruciali giocatori come Hamsik e Zielinski sono spariti dal campo. Invece la Juventus ha potuto contare su Cristiano Ronaldo che non ha segnato ma è entrato in tutti e tre i gol. Mandzukic ha segnato la sua doppietta e Bonucci ha chiuso la partita.

Padrona del campo

Allegri ottiene la settima vittoria in sette giornate. E quasi ipoteca il campionato a nemmeno un quinto del cammino. La Juventus si mostra assoluta padrona della Serie A. Ha fatto più o meno quel che desiderava. È emersa dallo svantaggio iniziale, da un avvio in cui il Napoli aveva colpito anche un palo con Zielinski. Poi, però, minuto dopo minuto, ha cominciato a guadagnare centimetri del campo, a vincere quasi tutti i contrasti, a dominare il centrocampo con Emre Can soprattutto, Matuidi e Pjanic. Dal Napoli, onestamente, ci si aspettava qualcosa di più. Soprattutto sotto il profilo caratteriale.

Stavolta Ancelotti non ha sorpreso con la formazione. Mertens al posto di Milik e il resto sono quelli annunciati, al momento attuale i titolarissimi. È Allegri, invece, a spiazzare tutti con Dybala al posto di Bernardeschi. Come detto, il Napoli ha iniziato con il palo di Zielinski e poi il gol del vantaggio con una classica azione: palla recuperata sulla tre quarti, Allan conquista un appoggio sbagliato da Dybala e poi è bravo ad aspettare il momento giusto per servire in area Callejon che chiude il triangolo servendo a Mertens un pallone da appoggiare in rete. Dries non si lascia pregare.

L’illusione del Napoli autoritario

Il Napoli sembra autorevole e autoritario. Albiol sfodera due ottimi interventi di Albiol su Cristiano Ronaldo che prova a scuotere i suoi con un altro tiro da fuori area. Ma è una illusione. Il Napoli non riesce più a ripartire né a tenere palla. E la Juventus sal in cattedra. Ospina si rende protagonista di un’uscita di testa fuori area su lancio di Bonucci. Chiellini non viene ammonito per un fallo di mano, mentre Banti mostra il giallo a Mario Rui per un pestone a Pjanic.

Al primo vero tiro in porta, la Juventus pareggia. CR7 gioca con Hysaj sulla sinistra, crossa per Mandzukic che, indisturbato,  appoggia in rete. Da questo momento, si gioca a una porta sola. Chiellini non riesce a respingere in rete una punizione di CR7 smanacciata da Ospina: provvidenziale l’intervento di Koulibaly. Il Napoli non riesce più a tenere palla. Koulibaly viene  ammonito per fallo su Ronaldo, e al 44esimo Dybala calcio fuori da ottima posizione dopo una bella azione della Juve.

La ripresa

Nella ripresa, la musica non cambia. Al 48esimo la Juve raddoppia. E c’è ancora lo zampino di CR7 che tira di destro da fuori area, Ospina devia sul palo e sulla respinta Mandzukic – indisturbato – deposita in rete.

Il Napoli prova anche a reagire con due tiri di Zielinski e Koulibaly. Ha una buona occasione al 56esimo sui piedi di Mertens che entra in area da sinistra, calcia, Szczesny prova a bloccare ma è Alex Sandro a togliergli il pallone e poi riesce miracolosamente a evitare che Callejon la appoggi in porta.

L’espulsione di Mario Rui

Sembra quasi che gli azzurri possano raddrizzarla, Ancelotti ha già pronti du cambi e dovrebbe uscire Mario Rui. Al portoghese, però, arriva la seconda ammonizione per un’entrata su Dybala. Giallo che Ancelotti a fine partita definisce superficiale. In campo ne nasce una scaramuccia in cui Bonucci colpisce Allan con la testa (non sappiamo con quanta violenza), vengono ammoniti l’ex milanista e Insigne. Ancelotti sostituisce Zielinski con Malcuit e Mertens con Milik. Allegri mette in campo Bentancur per Emre Can. E poi Bernardeschi al posto di Dybala. Poi, Ancelotti toglie Hamsik e inserisce Fabian Ruiz.

Il Napoli ha anche la chance per pareggiare, ma Callejon la spreca facendosi respingere il sinistro da Szczesny. A un quarto d’ora la chiude Bonucci, e c’è ancora lo zampino di Ronaldo che su angolo la spizza di testa sul secondo palo dove, sotto gli occhi di Malcuit, accorre l’ex milanista e segna. La partita finisce qui. Il Napoli manca la prova di maturità. E ora dovrà riflettere sul proprio futuro. Intanto mercoledì arriva il Liverpool.

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