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Gazzetta: «Juve-Napoli, lo spettacolo assicurato da Allegri e Ancelotti passa dalla testa»

La presentazione di Juventus-Napoli attraverso le parole e le sensazioni dei due tecnici: l’approccio psicologico sarà più importante delle scelte tattiche.

Gazzetta: «Juve-Napoli, lo spettacolo assicurato da Allegri e Ancelotti passa dalla testa»
Photo Matteo Ciambelli

Il commento di Andrea Schianchi

«La forza dell’autorità conquistata e il desiderio di riscrivere la storia, con leggera spregiudicatezza». Comincia così il commento introduttivo della Gazzetta su Juventus-Napoli, firmato da Andrea Schianchi. Si parla della partita, ma anche e soprattutto di Allegri ed Ancelotti, la sfida nella sfida oggi pomeriggio allo Stadium. Prima di passare ai tecnici, però, numeri e suggestioni: «La Juventus ha perso solo due volte in casa nelle ultime 59 partite, una di questa contro il Napoli, il 22 aprile scorso, quando il gol di Koulibaly illuse un’intera città».

Torniamo ad Allegri ed Ancelotti, le loro squadre «hanno dimostrato di avere una marcia in più rispetto alle rivali». La rosea continua a sconfessare le previsioni della sua griglia-scudetto, che – ricordiamolo – dava il Napoli al quinto posto in classifica. Poi, ecco il racconto del duello delle panchine: «Saranno proprio loro, cioè i due allenatori, a tenere in mano le carte fino all’ultimo momento per sorprendere l’avversario e metterlo con le spalle al muro. Azzeccare il pronostico è quanto di più complicato vi sia. Perché la Juve, ogni volta che va in campo, giochi bene o così così, mostra sempre quella potenza tecnica e atletica che annienta chiunque. E perché il Napoli saggiamente «desarrizzato» da Carletto è ormai una squadra matura e consapevole delle proprie qualità».

«La vigilia – si legge – è scivolata via tra le solite dichiarazioni d’affetto (Allegri che stima Ancelotti e viceversa, Carletto che abbraccia
Cristiano Ronaldo ed elogia lo stile-Juve nonostante ne sia stato vittima), ma anche con un richiamo continuo alla psiche: certe sfide sono tanto calde, vanno preparate più psicologicamente che tatticamente. Non si vince soltanto con il 4-4-2 o con il 4-3-3; la testa, la condizione mentale, l’approccio positivo e non timoroso alla partita sono molto più importanti. Una cosa è sicura: per 90 minuti ci sarà da trattenere il fiato. Perché questa Juve e questo Napoli garantiscono spettacolo».

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