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I due gol di Zielinski: l’azione tipica del Napoli e il profumo dell’Atalanta

Prima doppietta di Zielinski con la maglia del Napoli, un gol di tattica e un gol di palle. Un anno dopo, un’altra rimonta suggellata da Piotr.

I due gol di Zielinski: l’azione tipica del Napoli e il profumo dell’Atalanta
Zielinski / Photo Carlo Hermann

Dopo un primo tempo opaco

Napoli di rimonta, con Piotr Zielinski sugli scudi. Sì, proprio il calciatore su cui la società e Ancelotti hanno scommesso di più, su cui pesavano le maggiori responsabilità. Zielinski ha risposto presente a Roma, stasera ha disegnato un primo tempo opaco e poi è esploso. Letteralmente: due gol segnati, uno sfiorato, un impatto decisivo sull’economia della partita.

I suoi due gol sono significativi nel senso più profondo del termine, cioè rimandano a un significato preciso. Il primo è pura tattica, è l’espressione plastica del modello di gioco del Napoli: recupero palla in pressing alto, palla in profondità e poi sul rimorchio arretrato, mentre Milik allunga la difesa. Zielinski è perfetto nel (non) controllo del pallone, nel controllo emotivo di sé stesso, se lo porta sul sinistro e batte Donnarumma. Piotr sarebbe essenzialmente un destrorso, solo che dopo la partita ha spiegato come suo padre lo facesse allenare con entrambi i piedi. Grazie, Zielinski padre. Ha regalato al mondo un calciatore che non fa differenza quando deve calciare, va bene tutto, in ogni posizione.

Il primo gol ha un significato tattico, dicevamo, perché subito dopo Zielinski poteva segnare nello stesso identico modo. Il Napoli stava già cambiando pelle, il 4-3-3 era diventato 4-2-3-1 puro, con il polacco a fare la spola tra centrocampo e trequarti, la zona perfetta per seguire le azioni a rimorchio. Il secondo tiro è solo precisione, solo che quando tiri così deve essere perfetto. Non lo era, palla fuori. Stavolta col destro, dopo un’azione identica. Un’azione che funziona.

Un anno fa

Il secondo gol è tutto di palle. Nel senso aristocratico del termine, potremmo usare il termine grinta ma non avremmo lo stesso impatto. Palle di provarci, palle di consapevolezza tecnica, palle di andare al volo senza paura. Un anno fa, alla seconda giornata, Zielinski realizzò un altro gol di palle. Identico, o giù di lì. Contro l’Atalanta, in una partita simile per sviluppo. Solo che l’anno scorso era 0-1 all’esordio in casa. Calcio d’angolo, rilancio della difesa, stop di petto e tiro perfetto all’incrocio dei pali.

Trova le differenze

Contro il Milan, pochi minuti fa: calcio d’angolo, rilancio della difesa e tiro al volo. Basso, deviato, forse meno spettacolare. Stesso risultato, però: pareggio, rimonta attivata e Napoli trascinato di peso verso un successo importante. Anche ad agosto 2017 furono sei punti su sei, solo che allora furono Verona e Atalanta. Stavolta sono state Lazio e Milan. Un peso specifico maggiore, forse.

Gol tattico e gol di palle, Zielinski che sente profumo di Atalanta e di una grande serata. Di un’altra rimonta fantastica. È la prima doppietta in maglia azzurra, alla terza stagione. Quella in cui Piotr deve capire cosa può e vuole fare da grande. Ha iniziato bene, per aderenza al nuovo Napoli e per puro rendimento numerico. Questa vittoria è soprattutto sua.

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