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Ora Zielinski deve dimostrare che è arrivato il suo momento

Zielinski sarà titolare a Wolfsburg, ma soprattutto sarà un calciatore di riferimento per il Napoli di Ancelotti. Alla ricerca dell’esplosione definitiva.

Ora Zielinski deve dimostrare che è arrivato il suo momento

Oggi

Tutte le notizie sulle probabili formazioni del Napoli per l’amichevole di Wolfsburg concordano sul posto da titolare per Piotr Zielinski. Sarebbe l’esordio stagionale per il polacco, la prima volta in campo di una stagione molto importante per lui. Sì, perché deve essere la sua stagione. Piotr Zielinski ha compiuto 24 anni il giorno di Napoli-Crotone, ultima giornata del campionato scorso, quindi ha un’età in cui si è ancora giovani ma non più così tanto. Inoltre, Hamsik è stato cancellato dall’organico delle mezzali, è stato provato e quindi dirottato nel ruolo di regista, e quindi ora quello spazio appartiene a lui, al polacco “chiuso” da Marek e dal fosforo nelle ultime stagioni.

È una questione numerica, ma anche di interpretazione del ruolo: se il sistema di Sarri prevedeva che su Hamsik ricadessero molte attribuzioni creative, ora quello spazio concettuale è di Zielinski. Con Allan dall’altra parte a fare da contrappunto fisico, oppure con Fabian Ruiz in una versione a tutta tecnica del centrocampo a tre. Ecco, appunto: non importa, si parte da Zielinski. Da quel rinnovo di cui si è parlato ma che non è stato ufficializzato, da un ruolo di primo piano nelle gerarchie. Da un talento che va in qualche modo fatto esplodere, secondo le promesse e le premesse.

Un ruolo da protagonista

Nella redazione napolista, sono in tanti a crederci. Nel primo longform sul Napol di Ancelotti, subito dopo l’approdo di Carletto sulla panchina azzurra, c’era scritto:

Piotr potrebbe diventare il calciatore-cuneo tra il 4-3-3 e il il 4-2-3-1, se vogliamo ridurre il tutto alla banalità dei moduli. Da mezzala destra o sinistra potrebbe scambiarsi ruolo con Verdi o Insigne, diventando esterno e lasciando loro il centro del fronte offensivo; da esterno nominale a sinistra potrebbe duettare con Ghoulam, oppure lasciargli spazio e rientrare nel campo, accanto alla prima punta, creando nuove geografie nell’occupazione dell’area di rigore.

Sarebbe un modo per responsabilizzare e insieme svincolare il suo talento, una sorta di impulso perché possa prendere in mano la squadra, garantendole letture avanzate – e quando scrivo “avanzate” non mi riferisco alla posizione in campo, piuttosto alla sofisticatezza della giocata, della soluzione.

Ecco, torniamo su: Zielinski è destinato ad avere un ruolo da protagonista. E deve rispondere a questo stimolo, deve dimostrare che il Napoli ha fatto bene ad investire su di lui. Perché è andata così, in fondo: invece di sostituire Jorginho, il Napoli ha acquistato una mezzala tecnica in grado di giocare a tutto campo (Fabian). Lo slot dell’interno di strappo, offensivo eppure bravo a portare palla con i piedi, a dialogare con gli uomini offensivi, è stato destinato a lui. E lui ora deve prenderselo con la forza del gioco, con un impatto reale, non solo eventuale e/o potenziale, sul gioco della squadra.

Da Wolfsburg in giù

Questa nuova fase della carriera di Zielinski comincerà a Wolfsburg, oggi. Certo, parliamo di un’amichevole, la terza e ultima di questo tour internazionale tra le montagne russe, dopo la scoppola col Liverpool e il bel successo contro il Borussia Dortmund. Zielinski è stato rallentato da un piccolo infortunio, oggi dovrebbe essere in campo per dimostrare che il gioco di Ancelotti può cadere bene anche su di lui. Anzi, può dargli quello spazio che l’ultimo Sarri gli ha negato, come minutaggio (Zielinski è stato il dodicesimo uomo, ma ha giocato solo 14 partite dall’inizio nell’ultimo campionato) e anche come sistema tattico. Come scritto sopra, nel longform su Ancelotti, un modello tattico più elastico, meno legato a certi meccanismi, potrebbe esaltare le qualità dell’ex Empoli. Potrebbe aiutarlo a venire fuori per la sua reale qualità.

Il rischio è alto, perché il tempo comincia a stringere: Zielinski ha l’occasione di essere un riferimento per una squadra importante a 24 anni, nella stagione che si concluderà e lui ne avrà compiuti 25. Non siamo proprio all’ultima chiamata per definire il grande calciatore, l’aspirante top player, ma ci siamo vicini. La nuova strada comincia oggi, Zielinski deve dimostrare fin da subito che il suo momento è finalmente arrivato. Lo scriviamo per il suo bene. E per il bene del Napoli, ovviamente.

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