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Crosetti (Repubblica): «Napoli elettrico, perché doveva diventare la quinta forza?»

«Perché mai il Napoli dei 91 punti, con Ancelotti in più e Jorginho in meno, dovrebbe retrocedere così tanto in classifica?».

Crosetti (Repubblica): «Napoli elettrico, perché doveva diventare la quinta forza?»
Photo Carlo Hermann

Il commento su Repubblica

Seconda settimana di campionato, seconda marcia indietro dei quotidiani sul Napoli. La squadra di Ancelotti vince con un’altra rimonta, stavolta più emotiva, più impetuosa rispetto a quella dell’Olimpico. Da 0-2 a 3-2, tutto nel secondo tempo. Un altro colpo a chi (la Gazzetta, Sconcerti sul Corsera, Mura su Repubblica e Garanzini sulla Stampa) piazzava il Napoli alle spalle di Juventus, Inter, Roma, Milan.

Ecco, la partita di ieri sera è interpretata anche secondo questa chiave, da Maurizio Crosetti. Che scrive nel suo commento: «Fresco come una bibita, il Napoli esce dalla lattina dopo essere stato scosso perbene dal Milan e versa la sua schiuma ovunque. Due vittorie su due in rimonta (piacevole consuetudine dello scorso anno), senza aver perduto nulla della gioia del suo gioco, uno scintillio che non si è certi spento passando dallo sguardo di Ancelotti a quello di Sarri. Assai imperfetto in difesa ma pieno di elettricità ovunque, il Napoli possiede una specie di memoria genetica nei gesti in campo, sebbene alla fine vinca in un modo solo, personalissimo e è lo schema-flipper, danza veloce negli spazi altrui».

Le griglie

Dopo aver parlato della Juventus, Crosetti torna indietro. Al Napoli, alle griglie precampionato, alla stagione scorsa: «Qui va a finire che la Serie A diventa il campionato più brioso d’Europa. È ripartito nel segno della Vecchia Signora e della Giovane Signora. Perché mai il Napoli dei 91 punti, che ha aggiunto il magistero di Ancelotti vendendo solo Jorginho, dovrebbe diventare una quarta o una quinta forza?». Ci siamo posti questa domanda anche noi. Le risposte – chiare – stanno arrivando dal campo.

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