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Lo strappo tra Lega e Mediapro: Sky tornerà monopolista del calcio in tv

Gazzetta e Repubblica raccontano la fine del rapporto tra la Serie A e Mediapro. Entro il 12 giugno, Sky potrebbe acquisire i diritti tv per il prossimo triennio (ad un prezzo più basso).

Lo strappo tra Lega e Mediapro: Sky tornerà monopolista del calcio in tv

Una svolta decisiva

La Lega boccia in maniera definitiva l’accordo con Mediapro. La notizia dello strappo, arrivata ieri pomeriggio, viene approfondita sui giornali questa mattina. In pratica, la totalità dei club di Serie A hanno votato per rescindere il contratto siglato con gli spagnoli per la vendita dei diritti televisivi del prossimo triennio di Serie A. Che, ricordiamo, Mediapro aveva acquistato come intermediario indipendente. Come da contratto, ora l’azienda spagnola ha «sette giorni di tempo per produrre le garanzie finanziarie richieste, dopodiché la Lega avvierà le trattative private con l’obiettivo di assegnare i diritti verso metà giugno».

La situazione si è compromessa irrimediabilmente ieri pomeriggio. Quando i club di Serie A hanno deciso di concludere la propria attesa rispetto al versamento delle garanzie a copertura dell’offerta da 1050 milioni accettata ad aprile. La rottura è stata sancita definitivamente dalla lettera inviata da Mediapro. Leggiamo: «È vero che gli spagnoli hanno comunicato lo stanziamento di 186 milioni a garanzia (in aggiunta alla prima rata di luglio), la visibilità del patrimonio netto da quasi 400 milioni di Imagina e l’impegno a fornire comunque la fideiussione da circa un miliardo nel caso in cui non si concludesse l’acquisizione da parte del fondo cinese Orient Hontai. Ma è altrettanto vero che le garanzie, in sostanza, erano condizionate alla possibilità effettiva di Mediapro di commercializzare i diritti, al momento congelati, in particolare attraverso la realizzazione del canale tematico, evocato in diversi passaggi della lettera».

Ora tocca a Sky

I prossimi passi riguardano l’inizio delle trattative private e il ruolo di Sky, su cui ora si sono spostate le luci dei riflettori. Certo, Mediapro resta ancora in corsa, ma ora tutto dipenderà dalla consistenza delle offerte che arriveranno in Lega. Ne scrive Repubblica: «Doveva essere l’alba di una nuova era, quella del “più calcio per tutti” e delle “partite viste su tutte le piattaforme”. È stato un fallimento totale. Già domani dovrebbe esser pubblicato l’invito a partecipare a una trattativa privata. Entro l’8 giugno, dopo i primi incontri con i partecipanti, verranno pubblicati i pacchetti definitivi (uno per piattaforma e uno per prodotto). Il 12 verrano aperte le buste e avviata la fase cruciale dei rilanci che si dovrebbe chiudere la sera stessa con l’assegnazione finale».

Si partirà dalla richiesta di 1050 milioni di euro, la stessa cifra di Mediapro. Ma si dovrebbe chiudere per una cifra più bassa, almeno secondo il quotidiano romano: 950-970 milioni più i diritti di archivio. Una quota che si raggiungerà grazie a Sky, Mediaset e il gruppo Perform.

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