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Serie A e diritti tv, Mediapro pubblicherà oggi il bando per il prossimo triennio

Secondo le indiscrezioni, il tentativo di vendita sarà ancora per piattaforma. Mediapro teme però offerte al ribasso e potrebbe puntare di nuovo sul canale di Lega.

Serie A e diritti tv, Mediapro pubblicherà oggi il bando per il prossimo triennio

Gli articoli di Gazzetta Corsera

È un giorno importante, se non decisivo, per il futuro del calcio italiano. Mediapro ha annunciato la pubblicazione dei bandi per la vendita delle sublicenze televisive (triennio 2018-2021). L’azienda spagnola, intermediaria tra la Lega Serie A e i broadcaster, fisserà tra il 21 e il 22 aprile la scadenza per presentare le offerte. La Gazzetta dello Sport Corriere della Sera scrivono un pezzo sull’argomento, anticipando la possibile composizione dei pacchetti. Su cui i manager spagnoli hanno mantenuto finora un riserbo assoluto.

Leggiamo il Corsera: «Secondo le indiscrezioni, il bando dovrebbe essere strutturato ancora per piattaforma. Esattamente come i due precedenti: nella prima asta Mediaset non presentò buste; nella seconda si raccolsero 830 milioni». Per la Gazzetta dello Sport, si tratterebbe di un cambio di strategia da parte di Mediapro: «L’idea iniziale era proporre tutto a tutte le piattaforme, per
aumentare la base degli abbonati. Una possibilità che è stata letteralmente cancellata, specie dopo l’intesa tra Sky e Mediaset, che prevede tra l’altro lo sbarco dell’emittente di Murdoch sul digitale terrestre con un’autonoma offerta pay e l’opzione di Mediaset a venderle la piattaforma tecnologica di Premium. Insomma, si sta delineando un passaggio epocale da un duopolio senza esclusione di colpi a un sostanziale monopolio, almeno per ciò che riguarda le tradizionali formule della tv a pagamento».

Il lavoro di Roures

Jaime Roures, boss di Mediapro, è segnalato in italia per colloqui di lavoro con Tim e Perform, ma anche con gli stessi Sky e Mediaset. Ovviamente, tutto dipenderà dalla consistenza delle offerte rispetto alla composizione dei pacchetti. Se Mediapro non dovesse riuscire a rientrare dal proprio investimento iniziale (1050 milioni annui), busserebbe di nuovo alla porta della Lega per la creazione del canale tematico. La Lega Serie A, a quel punto, diventerebbe editrice di sé stessa.

Una soluzione complessa, che secondo la Gazzetta «potrebbe scattare solo se i club decidessero di andare in soccorso di Mediapro rientrando nella titolarità dei diritti. Le complicazioni, anche
per le divergenze di vedute all’interno della Lega, sarebbero tante. A ogni modo, Mediapro avrebbe anche pronto un partner per una simile operazione: i qatarioti di beIN Sports, con cui già lavorano nella Liga».

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