Casarin: «Real-Juve, il rigore per intuizione è un errore. Ma col Var sarebbe stato dato»

Il commento dell'ex arbitro Casarin sul Corriere della Sera: «Oliver ha deciso con poche informazioni».

Crosetti, Real Madrid

Un parere “arbitrale”

Piccolo intervento di Paolo Casarin sul Corriere della Sera. L’ex arbitro dice la sua sul caso della settimana, sul contatto Benatia-Vazquex e sul rigore assegnato al Real Madrid al 93esimo minuto del match contro la Juventus.

La sua posizione è “arbitrale”, nel senso che prima di dire la sua spiega la condizione psicologica di chi si ritrova a dirigere una partita di questa importanza. Per farlo, utilizza la tecnica narrativa del virgolettato, riportanto gli ipotetici pensieri dell’arbitro, in prima persona: «Devo arbitrare al meglio Real Madrid-Juventus. Comincio fischiando poco, come sempre; ma in questa partita non basta. I ventidue sembrano indifferenti ai miei richiami: sono costretto a mostrare il giallo. Più volte Ronaldo mi invita ad ammonire qualche bianconero. Il risultato cambia e giocano così alla pari gli ultimi minuti. In area sono stati sempre vigorosi ma nei limiti: sanno che sono inglese e in genere noi consideriamo la fisicità come parte del gioco. Ho fischiato quasi 30 falli e ammonito 8 giocatori: la partita era forse più grande di me. All’ultimo, in area, una palla arriva verso Vazquez e Benatia a contatto: li vedo di spalle. Vazquez cade e fischio subito il rigore per intuizione e presunzione. Sono travolto dalle proteste».

Cosa pensa Casarin

A questo punto, Casarin spiega che si è trattato di un errore. Leggiamo: «È capitato anche a me di fischiare per presunzione e di aver indovinato. È comunque un errore. L’arbitro non è un mago e se non vede non può decidere. Oliver ha deciso con poche informazioni, il mondo dei telespettatori e la critica erano piazzati dalla parte giusta e hanno visto il piede alto di Benatia, un pallone in attesa di muoversi e un Vazquez cadente. Tutti arbitri, tutti con una parte di verità. Ecco perché arriverà la Var necessaria per dare a Oliver le stesse informazioni di noi al monitor».

Il punto, toccato (male, maldestramente) da Andrea Agnelli, è proprio questo: il Var avrebbe permesso ad Oliver di rivedere un contatto probabilmente da rigore. Avrebbe legittimato la sua decisione. Lo dice anche Casarin, che chiude così il suo breve pezzo: «Oggi, con la Var, si propenderebbe per il penalty». E si cancellerebbero una parte delle polemiche.

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