«Il secondo infortunio subito da Arek Milik è relativo all’altra gamba; per il recupero di entrambe le lesioni sono stati ampiamente rispettati i tempi»
L’articolo incriminato
Il medico sociale del Napoli, il dottor Alfonso De Nicola ha pubblicato oggi sulla propria pagina facebook uno status indirizzato alla Gazzetta dello Sport e all’articolo di oggi intitolato “Un ko tira l’altro. Troppa fretta dopo i crociati e giocatori mai più al top”. L’articolo ha preso spunto dal nuovo infortunio che ha colpito il terzino del Milan Conti.
A proposito di Milik, il quotidiano ha scritto rifacendosi alle ultime dichiarazioni dell’attaccante polacco. Ecco il brano della Gazzetta:
Di Milik, tornato in panchina neppure 4 mesi dopo la prima rottura del crociato, è giusto riportare anche le dichiarazioni prima del secondo rientro, molto più cauto: «Il medico sociale del Napoli (De Nicola, ndr) mi diceva che ero pronto, ma io la pensavo diversamente. Volevo aspettare più a lungo, non mi sentivo bene, così gli ho detto che volevo rafforzarmi ancora di più prima di tornare. Se qualcuno non capisce questo, non è un mio problema».
Al principio dell’articolo, Milik è stato ad Andrea Conti il terzino del Milan che si è nuovamente infortunato al ginocchio sinistro:
Ad altri è andata peggio, vagando per i database degli ultimi mesi troviamo Perin, Florenzi, Milik, Ghoulam, il giovane terzino della Roma Luca Pellegrini. È diventato un ritornello: lesione del crociato anteriore e, qualche tempo dopo, la ricaduta, quello che in termini scientifici viene chiamato il reinjury. Occhio: nell’elenco vanno evidentemente inseriti anche quei calciatori il cui secondo infortunio è di natura differente dal primo, ma che insiste sempre nello stesso arto, leggi la rotula di Ghoulam e Pellegrini.
La risposta di De Nicola
Ecco la risposta del dottor Alfonso De Nicola:
Ritengo sia giusto intervenire allo scopo di fornire delle notizie corrette. Nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” è stato pubblicato un articolo a pag. 12 nel quale si parla del rischio recidive post lesioni al legamento crociato.
Il giornalista avanza l’ipotesi che il pericolo ricadute sia da ascrivere alla fase di recupero post operatoria che viene effettuata dagli staff medici delle società.
Nell’articolo si fa riferimento a casi molto diversi tra loro, che in quanto tali non possono essere accomunati.
In realtà temi del genere vanno approfonditi e analizzati ma con il giusto rigore scientifico e attraverso l’utilizzo di dati certi.
Parlarne in modo approssimativo – come dicevo – non rende giustizia alla necessità di dare delle informazioni corrette.
Nel caso che ci tocca più da vicino mi sembra opportuno sottolineare e ricordare che:1. La frase di Milik, riportata nel suddetto articolo, è stata estrapolata da un contesto molto più ampio. Il calciatore seppur clinicamente guarito fa riferimento ad uno stato d’animo condivisibile;
2. Il secondo infortunio subito da Arek Milik è relativo all’altra gamba;
3. Per il recupero di entrambe le lesioni sono stati ampiamente rispettati i tempi.La serietà e l’altissima professionalità degli staff, tecnico e medico, della SSC Napoli sono testimoniati da anni di risultati straordinari certificati dagli organi ufficiali europei.
La medicina è una cosa seria e tocca aspetti importantissimi ed estremamente delicati della vita umana; gli atleti sono prima di tutto uomini e donne e quando si trattano temi inerenti la salute si ha l’obbligo morale di parlarne in modo corretto.