ilNapolista

Beppe Iachini, il Napoli non ha un buon rapporto con lui

Una ricostruzione storica dei precedenti tra il club partenopeo e il tecnico marchigiano. Che vanta risultati importanti contro il club partenopeo, sulle panchine di Brescia e Palermo.

Beppe Iachini, il Napoli non ha un buon rapporto con lui

Il Palermo con lui ebbe un solo allenatore in un anno

Il secondo anno del progetto-Benitez a Napoli fu abbastanza altalenante. Soprattutto in campionato, gli azzurri seppero alternare prestazioni di alto livello a gare opache, finite con risultati improbabili. A fine stagione, per esempio, la squadra partenopea raccolse un solo punto nel doppio confronto con il Palermo neopromosso, frutto del 3-3 del San Paolo all’andata. Era settembre, fu una partita stranissima e ricca di emozioni. Per loro, Belotti segnò una doppietta e in campo c’era anche un certo Dybala. Al ritorno, nel giorno di San Valentino, il Napoli perse per 3-1 in Sicilia. E quella serata non fu per niente strana, anzi il risultato poteva essere ancora più rotondo in favore dei siciliani che dominarono il gioco in lungo e in largo. Fu la serata che segnò il cambio della guardia in porta tra Rafael e Andujar. Sulla panchina di quel Palermo c’era Beppe Iachini. Tra l’altro, quell’annata fu l’unica completata con un solo allenatore dal club rosanero fin dall’inizio dell’era Zamparini. Un record incredibile.

Beppe Iachini, al di là di questo doppio exploit, è un tecnico che dà fastidio al Napoli in senso proprio “genetico”. Impostazione prettamente reattiva se non speculativa, calcio di rottura e verticalizzazioni in fase di ripartenza, per sfruttare gli spazi lasciati dagli avversari. Modulo variabile, ma ormai sappiamo che quello è un discorso laterale. Ce ne stiamo accorgendo anche durante questa sua nuova avventura al Sassuolo, che ora farà tappa condivisa con il Napoli di Sarri: a Udine, in occasione del successo per 2-1 che ha rilanciato i neroverdi nella corsa salvezza, Iachini si è presentato con un inedito 3-5-2. In avanti, Babacar con Politano. Un po’ per scelta, un po’ per l’assenza dello squalificato Berardi.

Il precedente col Brescia

Gli altri incroci del tecnico marchigiano con il Napoli hanno un percorso più “classico”. Una vittoria azzurra col Palermo 2015/2016 (1-0 al San Paolo, gol di Higuain), un altro successo in casa del suo Brescia, nel giorno di Halloween 2010 (ancora 1-0, gol di Lavezzi), la vittoria per 2-0 a Siena prima del Natale 2012 (gol di Cavani e Maggio). C’è però un altro precedente molto negativo, soprattutto per la suggestione della classifica. Marzo 2011, e il Napoli era reduce dallo 0-3 subito a San Siro contro il Milan. La squadra di Mazzarri era seconda dietro i rossoneri, a sei punti di distanza dopo lo scontro diretto. Era la 28esima giornata, e al San Paolo arrivò proprio il Brescia di Iachini che nel frattempo era stato sostituito da Beretta ed era successivamente rientrato.

Napoli-Brescia 0-0

Ebbene, fu una partita brutta e maledetta. Finì 0-0 al San Paolo, il Napoli perse contatto con il Milan e poi seppe riavvicinarsi a fine campionato. Ma quei due punti persi in casa con le rondinelle, peraltro destinate alla retrocessione in Serie B, pesarono come un macigno nella rincorsa al primo posto. Il Brescia sfiorò addirittura un’incredibile vittoria a Fuorigrotta, con un gol letteralmente divorato da Caracciolo. Sopra, una sintesi che vale più di mille parole.

Nel frattempo, Iachini ha costruito una carriera di discese e risalite, senza una vera occasione ad alti livelli. Anche ora, a Sassuolo, ha a che fare con una corsa-salvezza imprevedibile per un organico come quello costruito da Squinzi e Carnevali. Forse anche per questo, dopo il flop di Bucchi, in Emilia hanno deciso di affidarsi a uno specialista della provincia. Che ha già saputo far male al Napoli. Vediamo sabato come andrà.

ilnapolista © riproduzione riservata