ilNapolista

Il Napoli ha vinto a Lipsia 2-0 senza quattro titolarissimi, è bene ricordarlo

A Lipsia Sarri ha fatto turn-over, eccome. Quattro cambi non sono pochi. Hanno giocato Tonelli, Maggio, Diawara e Zielinski.

Il Napoli ha vinto a Lipsia 2-0 senza quattro titolarissimi, è bene ricordarlo

Un cambio per reparto

Maggio, Tonelli, Diawara e Zielinski. Il Napoli che ha battuto il Lipsia ha scelto la strada del turn over. Non dissennato come una settimana fa, quando i cambi tra titolarissimi alternative furono sei: Tonelli, Maggio, Rog, Diawara, Ounas, Zielinski. Ma sempre turn over. Quindi il Napoli senza quattro titolarissimi ha vinto 2-0 sul campo di una squadra che in Bundesliga fino a una settimana fa era seconda in classifica. Un cambio per reparto, se dividiamo la difesa in due reparti: difensori centrali e laterali. La novità è stata la presenza di due titolarissimi su tre sia in attacco sia a centrocampo. Quattro cambi non sono affatto pochi. Insomma, hanno giocato Maggio, Tonelli, Diawara e Zielinski in un ruolo non suo. 

La politica delle rotazioni vista a Lipsia ha portato Koulibaly, Hysaj, Jorginho e Callejon a un riposo quasi totale. Un fisiologico compromesso, per limitare i danni del doppio impegno ravvicinato (ma meno ravvicinato rispetto a Napoli-Lipsia e Napoli-Spal) senza perdere troppo dal punto di vista della qualità. Del resto, l’assenza di due pedine fondamentali come Milik e Ghoulam porta inevitabilmente a qualche scompenso. Si pensi alle possibilità che avrebbe avuto Sarri con i due infortunati a disposizione. Un attaccante vero, non adattato, per far rifiatare Mertens e/o Insigne; un terzino di alto livello, a cui e Mario Rui (oggi diventato non solo titolare fisso, ma anche uomo affidabile nell’economia del gioco) sarebbe stato alternativo.

La rosa

Un Napoli rimaneggiato è stato in grado di battere il Lipsia. Un Napoli rivoltato da capo a fondo, fin quando possibile e per scelta, non ci è riuscito una settimana fa. Merito anche degli avversari, certamente, ma questa è una base importante per il ragionamento ex-post su questo turno di Europa League. Il Napoli ha approcciato il Lipsia consapevole che la priorità era, restava e sarebbe restata il campionato. L’ha spiegato anche Sarri nelle dichiarazioni del pre e del postpartita: in questo momento, le partite di Serie A tolgono tante energie mentali al Napoli. A prescindere dalla qualità dell’avversario.

Allora, tra Lipsia e Spal non ci sono stati dubbi rispetto alla preferenza. Guardando a Lipsia-Napoli e Cagliari-Napoli, le differenze di calendario e la necessità di mettere insieme una prestazione più dignitosa hanno indicato una strada diversa. Del resto, poche squadre al mondo sarebbero competitive senza sette titolari. Il turn over ha funzionato meglio anche rispetto a qualche esperimento precedente (a Kharkhiv contro lo Shakhtar, per esempio, Sarri “ruòtò” con Zielinski, Diawara e Milik al posto di Allan, Jorginho e Mertens).

Per il futuro, probabilmente, la strada giusta sta tutta in queste ristrutturazioni da tre o quattro undicesimi. Il Napoli ha dimostrato di poter riuscire a gestire in questo modo il doppio impegno. Da ieri sera, dopo ieri sera, lo sappiamo un po’ di più.

ilnapolista © riproduzione riservata