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Il Vicenza a un passo dal fallimento: la Serie C rischia di diventare una barzelletta

Stipendi non pagati, sciopero dei calciatori per sabato 13 gennaio (in calendario c’è un match di Coppa Italia) e messa in mora esecutiva, con occhio sullo svincolo per insolvenza.

Il Vicenza a un passo dal fallimento: la Serie C rischia di diventare una barzelletta

L’articolo della Gazzetta

Dopo il funerale al Modena, nel mese di Novembre, ora tocca al Vicenza. Lo storico club biancorosso, dopo 116 anni di storia, è a un passo dal fallimento. La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto sulla tragedia sportiva che sta colpendo il club berico, iscritto al girone B di Serie C (lo stesso del Modena) e 14esimo in classifica dopo il girone d’andata. Il nuovo proprietario, Fabio Sanfilippo, è stato ricevuto dai calciatori nel centro di allenamento di Isola, ma non ha ancora versato i pagamenti arretrati.

Reazioni forti da parte dei calciatori biancorossi, ma anche del Sindacato Calciatori (che, paradossalmente, ha sede proprio a Vicenza). Le parole di Stefano Giacomelli, capitano dei berici: «Abbiamo ascoltato anche oggi il presidente Sanfilippo, ma quando è tornato a fare le solite promesse i toni sono diventati accesi perché ci siamo sentiti presi in giro ancora una volta». Da qui la decisione di scioperare, ribadita anche dall’Aic in un comunicato: «Annunciamo lo stato di agitazione dei calciatori professionisti tesserati con il Vicenza e indice fin d’ora lo sciopero per sabato 13, auspicando che il club adempia al pagamento delle somme contrattualmente dovute». In programma per sabato il match di Coppa Italia Serie C contro il Padova.

Messa in mora

Il Vicenza era già stato messo in mora dai suoi calciatori, ora questo provvedimento è diventato esecutivo. In una ventina di giorni, spiega la Gazzetta, dovrebbe arrivare anche lo svincolo per insolvenza. Si rischia una situazione analoga a quella del Modena, un ritiro dal campionato con la competizione in pieno svolgimento. Il rischio è quello di trasformare il Girone B in una vera e propria barzelletta. Con la seconda esclusione per fallimento, il torneo rimarrebbe a 17 squadre e non ci sarebbero retrocessioni in Serie D. Insomma, un disastro su tutta la linea.

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