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Il fantastico mondo di Tuttosport: «La Juventus dribbla più del Napoli, bianconeri più europei»

La nuova analisi scientifica (o quasi) del quotidiano torinese: «Dati e statistiche su dribbling e passaggi parlano chiaro: approcci diversi, ma alla fine contano i trofei».

Il fantastico mondo di Tuttosport: «La Juventus dribbla più del Napoli, bianconeri più europei»

Cosa ci piace

Avevamo appena finito di leggere la meravigliosa intervista di Xavi, parole di cultura e controculturali che ci avevano riconciliato con una certa narrazione del calcio. Poi abbiamo aperto Tuttosport. E abbiamo dovuto fare di nuovo i conti con una realtà evidente, chiara, anche se non ci piace. Tuttosport è l’Italia, è una certa Italia, è quello che all’Italia piace. Altrimenti non sarebbe in edicola.

Questa analisi sociopolitica nasce dai contenuti del quotidiano torinese di stamattina, dalla prima pagina di oggi, e dall’articolo correlato in apertura. In alto, avete visto e intuito di cosa parliamo. Ora, andiamo nel dettaglio.

Pretesti

La costruzione dei contenuti di Tuttosport segue uno schema semplice: individuare i punti di forza di una squadra ics, ricamarci sopra degli articoli per rivoltare questi concetti contro avversari che hanno numeri differenti, solitamente inferiori. Inutile aggiungere che la suddetta squadra ics si identifica spesso (sempre) con la Juventus. È una logica di giornalismo campanilistico che rientrerebbe pure nella normalità delle cose, se non fosse che i contenuti di queste analisi siano così fantasiosi da apparire spesso irreali. Fino a diventare puri pretesti narrativi per esaltare e deprimere, insieme. Senza fondamento reale, senza un reale approccio critico.

Il discorso portato avanti oggi rientra in questa casistica. È un mondo meraviglioso quello in cui un giornale può scrivere quanto segue: «Dati e statistiche su dribbling e passaggi parlano chiaro. Non dicono però ancora, ovviamente, quale delle due strade intraprese sia quella che porta allo scudetto 2017-18. Ma un verdetto stagionale, in realtà, è già emerso. Scritto e immutabile. Un verdetto che induce a scavallare i confini nostrani. La Juventus si appresta a giocare gli ottavi di Champions League, il Napoli a guardarli in tv. Oltretutto Allegri gli ottavi di Champions League li gioca da otto edizioni a questa parte. E non può essere certo un caso. Il gioco delle squadre del tecnico livornese è più europeo».

Chi ce l’ha più lungo?

Torniamo al concetto di sopra: ovviamente, non c’è una correlazione reale e realistica che supporti questo sillogismo. Noi potremmo rispondere che «no, il gioco di possesso del Napoli è più europeo perché tutte le prime classificate dei campionati europei hanno il primato nei passaggi effettuati». Anche questo è un dato, ma ovviamente non giochiamo a chi ce l’ha più lungo. Il punto è che Juventus e Napoli interpretano il calcio in maniera diversa, è evidente. Lo sappiamo noi e lo sanno loro.

Loro, che scrivono subito dopo: «E poco importa, ad Allegri, se per qualcuno il gioco delle sue squadre sia meno innovativo, spumeggiante o clamorosamente memorabile del dovuto. Gli preme piuttosto che sia efficace. Ché in fondo è questione di obiettivi da porsi e da raggiungere: obiettivo esser belli o alzare i trofei? La caffettiera avveniristica è mal progettata, no?, se macchia quando versi il caffé. E così, forse, c’è da riflettere su cosa chiedano e vogliano i tifosi di una squadra di calcio o i dirigenti che quella squadra la costruiscono. Leggendo queste frasi, ci viene da dire: trofei in Europa? Ma non lo scriviamo davvero, ripetiamo: non giochiamo a chi ce l’ha più lungo. Anche perché si tratta di una discussione sterile, che non porterà mai a niente. Siamo nel campo delle opinioni, e non è che al Napolista brilliamo per apologia del Sarrismo. Però, come dire: una cosa è fare opinione, un’altra è confezionare frasi fatte e concetti finiti sulla base di correlazioni che non esistono. La Juventus è europea perché dribbla di più. È una cosa fantastica. 

Interpretazione dei numeri

Tuttosport ha trovato dei numeri pure interessanti, che effettivamente spiegano le differenze di approccio al gioco, e ci ha costruito sopra una piramide di superiorità concettuale. Che, alla fine, non si esprime in altro modo che attraverso la conta dei trofei. Non più dei punti in classifica, quella al momento non conviene. Ma dei trofei alzati al cielo e delle qualificazioni europee (toh!). Noi potremmo rispondere che Juventus-Sporting Lisbona è stata una partita orrenda da vedere, ma non lo faremo. I bianconeri hanno vinto, anche quella sera, non abbiamo basi su cui fondare la nostra frase di scherno se non una percezione opinabile.

Per dovere di cronaca, riportiamo questi famosi numeri: «Numero di passaggi effettuati dal Napoli in queste prime 20 partite di campionato: 14.481; contro gli 11.599 dei bianconeri. All’inverso i rapporti in quanto a dribbling riusciti: la Juventus quasi doppia i rivali giacché vanta addirittura 258 uno contro uno vinti, a dispetto degli appena 172 dei rivali scudetto». Possono bastare, questi quattro numeri, a determinare preferenze e appartenenze e dimensioni internazionali? Secondo noi, no. Per Tuttosport, sì. A noi continua a piacere molto di più l’intervista di Xavi, se permettete.

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