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Sarri: «Il contratto? Contano le motivazioni, non le clausole. Errore della Lega sui calendari»

L’intervista a Sky: «Con Insigne litighiamo quattro volte per settimana, è normale. Se il rientro di Milik è vicino, possiamo sfruttare Mertens esterno»

Sarri: «Il contratto? Contano le motivazioni, non le clausole. Errore della Lega sui calendari»

L’intervista a Sky

Maurizio Sarri a Sky nel postpartita di Atalanta-Napoli: «Vincere qui ci dà gusto, contro una squadra che ci ha messo sempre in difficoltà. Un Napoli adattato all’avversario? Abbiamo preparato questa partita in modo da aggirare le difficoltà che abbiamo avuto contro questa squadra».

Sarri e il gol di Mertens: «Mertens ha fatto quattordici mesi e mezzo bene, negli ultimi sedici. Aveva già dato segnali di ripresa, si trattava di un digiuno relativo dati i gol in Champions e Coppa Italia».

Il testa a testa con la Juventus e il calendario: «Loro hanno partite abbordabili, questo ci potrebbe mettere un po’ di pressione. Ritengo mastodontico l’errore della Lega di farci giocare sempre prima della Juventus. Mi dispiace si sia verificata questa cosa, si poteva mediare e l’errore è stato fatto sicuramente in buona fede. Ma si tratta di capacità che mancano da parte di chi deve decidere».

Il caso-Insigne: «Noi litighiamo tre-quattro volte a settimana, sono dinamiche normali tra allenatori e calciatori».

Koulibaly e i cori razzisti: «Si è calmato, ma anche sentire terroni, terroni per tutta la partita non è bello».

Sarri sul mercato: «In questo momento qualche alternativa ci farebbe comodo, però se il rientro di Milik è vicino possiamo sfruttare Mertens da esterno. Vediamo cosa decide la società, ora mi piacerebbe dedicare le mie energie alla squadra e al lavoro sui miei calciatori».

Verdi e il suo rifiuto: «L’ho chiamato, i due club avevano l’accordo. A quel punto, ho pensato di fargli una telefonata per capire se io avessi un’incidenza sulla sua decisione. Quando mi ha detto di no, arrivederci».

Il fituro di Sarri al Napoli: «Le clausola servono a poco, i contratti oggi hanno un valore negativo. Dipende tutto dalle motivazioni, in questo momento non mi interessa nulla, voglio pensare solo alla mia squadra. Ci rivedremo con il presidente, non dovrebbero esserci grossi stravolgimenti».

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