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Gianni Mura: «Razzismo nel calcio, il problema è nelle leggi: altro che tolleranza zero»

Una radiografia del razzismo nelle curve italiane, e delle leggi che regolano questi episodi: «Tolleranza zero, a casa mia – scrive Mura – vuol dire che la curva dell’Atalanta andava squalificata».

Gianni Mura: «Razzismo nel calcio, il problema è nelle leggi: altro che tolleranza zero»

L’articolo su Repubblica

Gianni Mura e il razzismo nel calcio. Il suo pezzo, pubblicato oggi su Repubblica, parte dalla risposta alle lettere di alcuni lettori. Al centro del discorso, le sentenze contro la curva della Lazio per il caso-Anna Frank e quella contro l’Atalanta per i cori a Koulibaly. Una delle prime considerazioni interessanti riguarda i presidenti dei club. Ai quali «non a né calco e né freddo che fettina o fetta dello stadio canti inni nazisti o ne rimetta in circolazione le parole d’ordine. Avere un clima civile in uno stadio civile non è per loro primaria esigenza».

L’altro grande problema, per Mura, sta nelle leggi. E nella loro elasticità: «Avevo capito che la responsabilità oggettiva era annacquata, non abolita. Ma perché? “Perché non garba alle squadre, specie medio-alte. Sul caso Anna Frank,l ’indignazione è stata mondiale. Perché Anna Frank appartiene a tutto il mondo. Non so come si sia potuti arrivare a questa decisione grottesca. Sarebbe assurdo e rozzo ipotizzare che i giudici fossero tutti amici di Lotito e tifosi laziali, e poi il discorso è più vasto e non riguarda solo la Lazio. Tra poco parlerò dell’Atalanta. Sono indotto a credere che la colpa sia delle leggi e non di chi deve applicarle: troppo piene di pertugi, di falle, di interpretazioni elastiche. Altro che tolleranza zero, come prima dell’inizio del campionato proclamava un Minniti inutilmente pomposo. È qui che bisogna metter mano, l’alternativa è il ridicolo agli occhi del mondo del pallone, e non solo».

Atalanta-Napoli

Mura aveva anticipato un suo commento sul caso-Koulibaly. Eccolo: «Per cori razzisti contro Koulibaly è stata squalificata, ma con la condizionale, la curva Pisani. Circa 4.000 tifosi degli 8.000 che l’occupavano hanno intonato cori durante la gara, e 300 di loro a gara terminata. I cori sono stati percepiti (evviva) dagli ispettori federali presenti nello stadio. La condizionale è un altro buffetto. Per una sana squalifica senza condizionale, se non bastano 4.000 , quanti ne servono? Ditecelo e cerchiamo di provvedere. L’Atalanta va che è una bellezza ma noi dobbiamo essere incazzati con qualcuno, altrimenti che ultrà saremmo? Se la responsabilità oggettiva è messa male, togliamo l’aggettivo. Resta la responsabilità, qui e altrove. Uno stadio è un luogo pubblico e prevede un certo comportamento».

«Chi ignora questo punto per comodi suoi sappia le possibili conseguenze e se ne faccia carico. Tolleranza zero, dalle mie parti, significa che la curva era da squalificare, punto e basta. E in caso di recidiva, scatterebbero due turni. Chi si comporta male fischiato e tacitato dai tifosi dello stesso colore: questo sì sarebbe un buon punto di partenza».

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