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Gazzetta su Insigne: «Che mi hai portato a fare in Nazionale, se non mi vuoi più bene?»

Sebastiano Vernazza scrive di Lorenzo Insigne sulla Gazzetta : «Il suo sarà un ruolo avvilente, questa sera: la foglia di fico, da utilizzare per disperazione».

Gazzetta su Insigne: «Che mi hai portato a fare in Nazionale, se non mi vuoi più bene?»

Questione di moduli

La situazione di Lorenzo Insigne viene descritta così, dalla Gazzetta dello Sport. Noi abbiamo usato come titolo la frase che Sebastiano Vernazza ha utilizzato per aprire il suo pezzo. Motivo semplice: anche stasera Ventura dovrebbe rinunciare a Insigne.

La scelta discenderebbe dalla solita, annosa questione del modulo di gioco. «Si pensava che Gian Piero Ventura avrebbe smontato il 3-5-2 dell’andata, per permettere all’attaccante del Napoli di entrare stasera negli undici di partenza. Sbagliato. A meno di sorprese dell’ultimo momento, Ventura e i “senatori-consiglieri” azzurri resteranno ancorati al 3-5-2 e “Lorenzito” dovrà accomodarsi un’altra volta in panchina, nonostante la presenza di Jorginho, suo compagno di Napoli, a centrocampo».

Nonostante Insigne sia «il giocatore italiano di maggior talento e cifra tecnica, e su questo siamo più o meno tutti d’accordo», niente posto per lui. Per motivi di incompatibilità con un modulo che l’Italia sembra aver adottato come una coperta di Linus. La situazione sta nel mezzo: da una parte Insigne è «un attaccante creativo e risolutivo nel 4-3-3 di Sarri». Dall’altra è «nettamente incompatibile col 3-5-2, un sistema con cui Lorenzo non ha niente a che fare. Non ne vuole sapere di accentrarsi, significativo è stato il suo labiale colto dalle telecamere venerdì, a esprimere sconcerto perché il c.t. gli aveva appena ordinato di piazzarsi in mezzo, dove lui si sente estraneo».

Costruire la squadra

Vernazza, in maniera ragionevole, scrive: «La cosa più logica sarebbe la costruzione di un assetto adatto a Insigne. Ventura dovrebbe convertirsi al 4-3-3 per permettere al ragazzo napoletano di esprimersi al meglio. In questi giorni quasi tutta l’Italia ha chiesto al c.t. di passare al  4-3-3 per non disperdere la classe di Lorenzo, ma Ventura, che ama il 4-2-4, non ha fatto una piega, perché l’allenatore genovese è allergico al 4-3-3 quanto Insigne al 3-5-2. Il 4-3-3 non gli piace, non lo ha mai praticato tanto, non è nelle sue corde di tecnico. Così Ventura e Insigne sono diventati due vasi non comunicanti».

Vernazza, subito dopo, apre il range temporale. E spiega – anche in questo caso è decisamente ragionevole – che una convivenza di questo tipo non fa altro che evidenziare l’effetto foglia di fico. «Un ruolo avvilente – scrive -, perché il giocatore del Napoli verrà utilizzato in caso di emergenza. Nel momento in cui le cose si mettessero male, Ventura – più per disperazione che per reale convinzione – gli ordinerebbe di entrare in campo, nella speranza di un colpo, di una magia illumina-Italia. Ragion per cui, nell’ipotesi di qualificazione al Mondiale, sarà meglio intendersi per tempo: che lo porterebbe a fare in Russia, se non lo mettesse nelle condizioni di volersi bene?».

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