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Chievo-Napoli, il primo tempo: partita bloccata al Bentegodi

Chievo a protezione dell’area, Napoli poco intenso in fase di spinta. Servono un’intensità o una fantasia diversa per forzare la cassaforte di Maran.

Chievo-Napoli, il primo tempo: partita bloccata al Bentegodi
Foto Ssc Napoli

Poche occasioni

Il solito Chievo, verrebbe da dire. Ranghi e linee strettissime, sporcatura del possesso e gioco lungo per sfruttare Inglese, oppure le seconde palle. Due le big chance, una per Gambrini e una per Callejon. È un dato significativo, descrive perfettamente 45 minuti di calcio complicato, senza sbocchi, assolutamente non estetico. Il Napoli ha tenuto per alcuni periodi il pallino del gioco, inteso come intensità negli attacchi e nella proposta offensiva. Sono nati da qui alcuni momenti di pericolo potenziale, qualche tiro da lontano (Insigne e Zielinski) e qualche tentativo di numero da parte di Mertens.

Mario Rui non è Ghoulam, o almeno non può essere il Ghoulam visto nelle partite pre-infortunio. Il portoghese ha giocato una prima frazione elementare, ci viene da dire, qualche appoggio in sovrapposizione e molta attenzione in fase passiva. L’altro osservato speciale, Inglese, ha lavorato soprattutto di sponda, rappresentando un passaggio obbligato per i tentativi di rilancio dalla difesa. Buone spizzate, ma poco costrutto reale.

Per forzare la difesa di Maran, serviranno una fantasia e un’intensità diversa nella ripresa. Questa è la sensazione all’intervallo, almeno secondo noi. Magari una giocata isolata, magari una ripartenza su palla persa – Callejon ha sfiorato la rete in un’occasione del genere. Insomma, non sarà facile. Ma non è impossibile

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