Nel post partita di Milan-Juventus, l’opinionista getta la maschera. Allegri, imbarazzato, parla d’altro. Mentre lui da studio continua
Intervista ad Allegri
Meravigliosa perla di televisione, ieri, nel postpartita Sky di Milan-Juventus. Lo scenario è quello dell’intervista a Massimiliano Allegri (qui c’è il video integrale), ma il protagonista assoluto è Gianluca Vialli. Che, a un certo punto, fa la domanda “finale” al tecnico bianconero. Anche se l’atmosfera è rilassata e sorridente, il concetto che esprime l’ex di Cremonese, Sampdoria e ovviamente Juventus, non è molto lontano dalla rabbia classica di un ultrà bianconero. Non c’è neanche la classe del dirigente, l’ambiguità e il doppiosensismo nel concetti. No, si va diretti:
Per chi non volesse vedere il video: «Credo che la cosa più difficile, per la Juventus, sia trovare gli stimoli. Un modo per caricarli potrebbe essere la Var. Agli juventini dicono che sono i più forti ma c’è sempre il discorso sui favori arbitrali. Sarebbe fantastico che i calciatori, a rappresentanza dell’intero movimento juventino, vincessero lo scudetto con la Var. Per dimostrare che, favori o non favori, la Juventus resta la più forte».
È tutto vero. È tutto verificabile, inciso digitalmente e su pellicola e sui vostri decoder MySky. La risposta di Allegri è intelligente, come si dovrebbe sperare da un tesserato di una società. L’allenatore bianconero glissa, non recepisce il messaggio ultras di Vialli. Non abbiamo isolato la risposta, non ne vale la pena. Ve la sintetizziamo: «Sì, ma non può bastare. C’è anche altro…» e poi via, a parlare di calcio. Come si conviene, com’è giusto che sia in un programma super-partes che fa informazione sportiva.
Doppietta di Vialli
Quando Allegri restituisce la linea allo studio, Vialli getta la maschera. In maniera definitiva, totale, sveste i panni del commentatore neutrale e veste quelli del tifoso bianconero. Di quelli livorosi, però. Ecco come:
«Hanno sempre frantumato i maroni alla Juve, da una vita. Io sentirei questa cosa se fossi ancora un giocatore della Juve. Se vincessi lo scudetto, dopo, farei “Tutti zitti!”». E il ditino al naso, come Mourinho dopo Manchester United-Tottenham. Solo che il portoghese fa l’allenatore. Di una squadra di calcio. Vialli fa (farebbe) il commentatore per una televisione che si occupa di tutte le squadre. Non è un giornalista, ma questo è un altro discorso. È ospite di una trasmissione con impostazione giornalistica, e forse ci si aspetterebbero interventi non tanto e non solo neutrali, quanto comunque tecnici. Tecnici vuol dire che si deve (dovrebbe) parlare di calcio. Il “farei tutti zitti” magari no, ma non è per qualcosa.