Mario Rui, Maksimovic, Rog, Giaccherini, Ounas: i calciatori che non giocano mai da titolari rappresentano un’occasione, per il Napoli.
Le mini rotazioni di Sarri
Dipenderà tutto dall’idea di Sarri in vista del Manchester City. Ovvero: la formazione di Napoli-Sassuolo sarà inevitabilmente influenzata dall’impegno successivo in Champions, almeno per quanto riguarda i ruoli interessati dalle rotazioni. Quindi attenzione ai due slot accanto ad Hamsik, e al difensore che affiancherà Koulibaly (Albiol è febbricitante=. Ma non è tutto: secondo i rumors, anche Hysaj potrebbe essere a riposo domani in favore di Christian Maggio.
Sarebbe la conferma della tendenza di turn over allestita da Sarri in questa stagione. Due o tre cambi per far riposare i titolarissimi, ma senza snaturare l’identità di gioco. Un’idea di rotazione basica che non può interessare o comunque non interesserà l’attacco. Con Milik fuori causa, le opzioni per dare respiro al tridente Callejon-Mertens-Insigne si limitano ad Ounas e Giaccherini.
In realtà, anche Zielinski e Rog potrebbero rappresentare un’alternativa ai due esterni d’attacco. Anzi, proprio il croato sta in qualche modo interpretando questo ruolo a partita in corso – è lui a dare spesso il cambio a Callejon. Ecco, la situazione di Rog ci permette di formulare un discorso-ipotesi: e se la partita col Sassuolo fosse quella giusta per dare una chance anche a quelli che aspettano?
Gli altri
Parliamo di Ounas, Maksimovic, Mario Rui, appunto Rog (più che Giaccherini). I calciatori che non hanno mai giocato dall’inizio (tranne Maksimovic che è stato titolare contro Spal e Feyenoord) e che in situazioni come quella di domani, a tre giorni da un match decisivo, potrebbero in qualche modo pensare di giocare (non tutti insieme, ovviamente). Anche per dare la possibilità a chi va sempre in campo di prendersi una partita di pausa. Non a caso, c’è corrispondenza di slot: Mario Rui è il “secondo” di Ghoulam, Maksimovic di Koulibaly, Rog di Hamsik e Giaccherini e Ounas di Callejon e Insigne. Al di là delle mancate corrispondenze tecniche o posizionali, l’idea di gioco delle coppie con cui è stato costruito l’organico di Sarri è proprio questa qui. E i titolarissimi che abbiamo inserito nei confronti appena sopra sono proprio quelli che non hanno mai riposato.
Non si tratta di sottovalutare il Sassuolo, non è propriamente così. È però una questione di successioni, perché non capita spesso di dover giocare in campionato tre giorni prima del match decisivo per il girone di Champions. O meglio: potrebbe succedere a febbraio, a marzo, e il Napoli avrà (avrebbe) bisogno di avere delle undici riserve inserite nei meccanismi. Ovviamente, sappiamo di non poter chiedere o suggerire l’ingresso di Ounas, Rog e Giaccherini tutti quanti dal primo minuto. Sarebbe follia. L’ingresso di uno di questi, però, potrebbe essere un segnale a loro e alla squadra. Anche al di là di quelli che sembrano essere i tre/quattro cambi di cui abbiamo parlato all’inizio del pezzo.
Sassuolo e Chievo potrebbero essere un’opportunità in tal senso. Come scritto sopra, un eventuale scelta di questo tipo sarebbe un’occasione di crescita ulteriore per il Napoli. Perché significherebbe l’ampliamento del parco alternative reali e realistiche, o quantomeno un tentativo di apertura oltre i soliti 13-14 giocatori. Vedremo se Sarri potrà sorprenderci, già domani, con una formazione di questo tipo.