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L’altra faccia della medaglia-Napoli: gli stessi gol subiti della Juve (e meno rischi)

La tenuta arretrata del Napoli dà segnali incoraggianti: 8,2 tiri concessi per match (10,2 per la Juventus) e meno blackout rispetto al passato.

L’altra faccia della medaglia-Napoli: gli stessi gol subiti della Juve (e meno rischi)
Koulibaly (Ciambelli)

Due calci piazzati e mezzo

Se stamattina abbiamo letto con piacere le cifre di un attacco che ha contratto il virus del cinismo, la lettura delle statistiche comparate ora passa la parola alla difesa. A quel confronto che, per la prima volta negli ultimi anni, vede la Juventus accanto al Napoli. Anzi, diciamo di più. Diciamolo meglio: il Napoli avanti alla Juventus nel computo generale.

Perché se i gol subiti sono 3 per le due regine del campionato (Verona, Atalanta e Lazio per il Napoli, due col Genoa e uno con il Sassuolo per la Juve), i tiri concessi agli avversari sono una cifra che arride al Napoli. E pure di parecchio: 8,2 conclusioni a partita contro il Napoli, 10,2 contro la Juventus. In mezzo, al secondo posto, il Milan. Con un sorprendente 8,4.

Insomma, il Napoli è un’eccellenza anche dal punto di vista difensivo. In questo inizio di campionato, i “problemi” in retroguardia per Sarri si sono ridotti a un paio di letture sbagliate a Verona, a un calcio d’angolo contro l’Atalanta e un’azione solitaria di Immobile ieri. Certo, non sono mancate altre sbavature sparse – vedasi Bologna, dove per esempio l’Inter è andata sotto e Reina si è rivelato decisivo -, ma la sensazione è che il reparto arretrato paghi meno blackout improvvisi rispetto al passato recente.

Interpellato sull’argomento, Sarri è stato chiaro. Anzi, chiarissimo: «Merito del lavoro in estate». Come se il tecnico sapesse che questa squadra, mortifera e fantasiosa e variegata nel gioco offensivo, potesse fare il salto di qualità solo migliorando la tenuta arretrata. Probabilmente è così, ha davvero puntato molto su questo upgrade. Che sta dando i suoi frutti, almeno per il momento.

Shakhtar

Meno che in Europa, dove le occasioni concesse allo Shakhtar Donetsk sono state molteplici: 11 conclusioni tentate dagli ucraini, i due gol e un palo. Merito degli avversari, demeriti individuali ma anche sistemici. Insomma, la difesa del Napoli dà buoni segnali (anche ieri sera, alla fine, 4 tiri totali concessi alla Lazio) ma va testata sul lungo. E sul lungo contro avversari impegnativi, forti, come lo Shakhtar e anche di più.

Non che la concorrenza stia meglio, in realtà: la famosa difesa di ferro della Juventus ha incassato tre gol in Champions, dal Barcellona, e tre in campionato da squadre dello stesso livello degli avversari del Napoli. Genoa e Sassuolo, partite vinte ma con gol al passivo. Se vogliamo, anche questo è un segnale. Un cambiamento rispetto al passato. Vedremo se questo trend nuovo e sorprendente proseguirà nel tempo. Prossimi esami intermedi: Juventus-Torino e Spal-Napoli.

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