ilNapolista

La lunga estate (perché Jorginho non ha mai tirato i rigori?)

Il caldo, le cose fatte al mattino presto e le zanzare di Milano prima e durante Napoli-Nizza. Il Napoli gioca, costruisce, buona la prima.

La lunga estate (perché Jorginho non ha mai tirato i rigori?)
Jorginho Photo Matteo Ciambelli
Questo pezzo è in memoria di Peppe Esposito, un amico, grande tifoso del Napoli e lettore del Napolista, scomparso poche settimane fa.

“I decenni volano sono certi pomeriggi che non passano mai”, la scrive Adriano Sofri in un libro citando De Andrè che forse citava sua madre, il punto non è tanto chi abbia detto la frase, il punto è che ha ragione. Quest’estate calcistica è stata infinita perché lenta, senza preoccupazioni (parlo per chi segue il Napoli), con i contratti importanti rinnovati, nessuno che scappava di notte, nessuno da aspettare a Capodichino, niente di niente.

Solo molto caldo a Napoli, molto caldo a Milano, molto caldo a Venezia. Perciò l’estate che ci ha condotti fino alla partita di ieri sera è stata – stando al calcio – insopportabile. Il tedio ci ha avvolti e sopraffatti. Non sapendo che fare parlavamo di Vinazzani e Dal Fiume, assegnavamo la 10 a Tonelli, uccidevamo le zanzare con i cross di Maggio. Così come è stata lenta l’estate è stata infinita la giornata di ieri, eppure ne ho fatte di cose.

Il treno

Mi sono alzato alle 5,20 a Venezia, sono uscito di casa, ho fatto la strada a piedi fino alla stazione di Santa Lucia, ho fotografato un’alba magnifica dal Ponte degli Scalzi, ho fatto colazione al bar, sono salito in treno pure in anticipo. Vedete già quante cose? Eppure erano solo le 6,15.

Il treno è partito, nella mia carrozza non c’era nessuno e nessuno è salito fino a Brescia. Ho letto la seconda parte di un libro e l’ho finito, ho ascoltato musica, ho guardato fuori dal finestrino tutta la campagna che va dal Veneto a Milano. Il treno è arrivato in orario.

Milano

Ore 8,45 (qui mancavano ancora 12 ore), presto e già tante cose fatte. Ho bevuto un altro caffè, ho preso la metropolitana, sono andato in ufficio, ho lavorato, ho fatto pausa pranzo, ho visto la probabile formazione del Napoli, mi sono informato sullo streaming, sono tornato in ufficio. Ho lavorato fino alle 17,30. Poi ho preso la metropolitana e sono arrivato a casa.

Ore 17,55. Ho messo in ordine, ho disfatto lo zaino, ho acceso il pc, ho controllato la posta, ho portato il sacco con la plastica in cortile, ho telefonato.

Ore 18,30, che pomeriggio infinito. Ho provato il nuovo regola barba, che essendo nuovo è velocissimo, tempo di accorciamento di barba tre minuti netti. Ho fatto la doccia.

Ore 19,00, lo streaming pare che funzioni, il prescelto dovrebbe essere Fox1 in inglese. Ho letto, parlato al telefono, ho scambiato con gli amici tifosi. Il 16 agosto a Milano e la partita, sono un rito, un fatto di solitudine certa, dal cortile e dai pianerottoli non si avvertiva un rumore. Eravamo io e le zanzare. Ho mangiato qualcosa.

Il Match

Ore 20,05.  Fox1 si collega, in studio c’è Melchiot, ex Chelsea, lo ricordate? Un calciatore non memorabile, in effetti. Le squadre entrano in campo, si comincia. Il colpo d’occhio del San Paolo è meraviglioso, la canzoncina della Champions continua a non piacermi ma non è importante.

Il Napoli mi sembra concentrato da subito, ci sono i movimenti, c’è la pressione. Calle potrebbe segnare immediatamente, ben pescato da Hamsik, ma sbaglia da tre metri. Il Napoli c’è e dopo 12 minuti segna. Tutto perfetto, taglio di Mertens, assist di Insigne, controllo di destro ad anticipare il portiere e tiro di sinistro del belga senza ulteriori tocchi, che avrebbero reso vana l’azione. È un gol bellissimo e per niente facile. Il Napoli potrebbe raddoppiare varie volte, rischia quasi niente, ma il primo tempo finisce solo 1 a 0.

Il secondo tempo

Il secondo tempo cambia di poco la sostanza, il Nizza non mi pare granché. Sarà interessante a fine partita guardare i dati del possesso palla, il Nizza avrà una percentuale di poco inferiore al Napoli, questo testimonia una cosa che il possesso palla del Napoli non è sterile, che tenere la palla è bene ma tutto dipende da quello che ci fai con la palla. E il Napoli gioca, costruisce ancora occasioni, e raddoppia su rigore. Il fallo mi pare appena fuori area ma molto difficile da vedere. Jorginho va a calciare con mia grande sorpresa, mi sono sempre domandato perché, visto che nel Verona li calciava, per il Napoli non ne abbia – credo – mai tirati; è freddissimo e trasforma. 2 a 0. Sbagliamo altri gol, ma non ne subiamo, Reina non compie una parata, siamo a buon punto.

Chiudo su Milik. In molti ieri sera se la sono presa con lui per il gol sbagliato, è vero che si tratta di errore eclatante, eppure conto almeno altri tre errori gravi: Il colpo di testa di Calle nel primo tempo, il sinistro calciato fuori con sufficienza da Mertens nella ripresa, il rigore in movimento tirato centrale da Insigne. Si sbaglia voglio dire, così come si perde e si vince. Ottima la prima.

ilnapolista © riproduzione riservata