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Il piccolo Lino che non può più chiamarsi Gonzalo

Un padre troppo tifoso e poco previdente. E così il piccolo Gonzalo ora è diventato Lino. Da qui, un appello a tutte le madri di Napoli

Il piccolo Lino che non può più chiamarsi Gonzalo

Un appello alle mamme sane di Napoli

Facciamo un appello a tutte le mamme sane di questa nostra città. E anche ai parroci, padrini e madrine. E anche al sindaco di Napoli. È un appello serio. Se dovesse arrivare un padre appena diventato papà. Ubriaco dalla gioia e dovesse procedere alla registrazione della nascita, consultate un foglio con dei nomi strani. Se il papà vi proporrà uno di questi nomi per il figlio maschio, desistete, rinunciate, negate la trascrizione di quel nome.

È un ordine tassativo che ci chiede il povero Lino, tre anni, condannato a vita da suo padre. Sì, costui, napoletano di Barra, area orientale della città, ha pensato bene di chiamare, registrare il maschietto appena nato con il nome di Gonzalo.
Ma come si fa? Direte voi, e come la mettiamo con Diego? Diego era Diego. Se fosse andata male, sarebbe stata una sofferenza per il padre, il ricordo di un amore non corrisposto. Immaginate la scena con il padre che tira sospiri di sofferenza e Diego che non capisce.

I nomi da bandire

Ma con Gonzalo come si fa? Un figlio condannato a vita, costretto a perdere la sua identità per un tradimento. Se fossi in lui, appena diciottenne farei causa a quel Gonzalo per furto d’identità. E chiederei i danni morali anche al padre, ad essere sinceri.
E allora, chiediamo formalmente alle mamme, ai parroci, ai sindaci, di bandire i seguenti nomi dalla lista di quelli che si possono registrare: José Manuel, Cabral Borbosa,luigi (deroga, nome italianissimo), Raul, Vlad Iulian, Faouzi, Elseid, Kalidou, Christian (deroga), Nikola, Ivan, Lorenzo (doppia deroga), Marques Loureiro, Amadou, Emanuele (deroga), Marek, Jorge Luisa Frello, Marko, Piotr, José Maria, Leandro Henrique, Dries, Arkadiusz, Adams, Leonardo e Mario (deroga).
Mantenete questo impegno, vi prego. Che il sacrificio di Gonzalo detto Lino non sia invano.

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